«Convivium»: 500 giovani e 12 imprese che guardano al futuro

Dodici aziende del territorio e cinquecento studenti del 4° e 5° anno di ingegneria e di vari istituti tecnici bresciani. Sono stati loro i protagonisti della seconda edizione di «Convivium» che si è tenuta al centro tennis Timing, iniziativa promossa dalla società Ingegneria Italia guidata dagli giovani ingegneri bresciani Mattia Alberti e Antonino Giacobbe, accanto a loro il supporto di Marco Ruocco e Alvise Mori.

Un proficuo momento di confronto tra giovani e imprenditori del territorio; un’occasione per fare un’esperienza aziendale e toccare con mano quanto studiato sino ad ora solo sui libri. Dodici i gruppi industriali bresciani partecipanti all’evento con i giovani: Copan, AP Group, Gialardoni, Industrial Frigo, Filtrec, Mori 2A, Valledoro, BusiGroup, Torri Solare, Haer Europe e Bonomi Group. «Un evento - tiene a sottolineare Mattia Alberti - che già lo scorso anno avevamo capito essere più efficace dei pure importanti Career day».

Nel corso della vivacissima serata le parti si sono potute conoscere grazie anche alla testimonianza degli imprenditori, che incalzati dalle domande di Marco Ruocco si sono raccontati, ma soprattutto hanno cercato di far capire a studenti e diplomati le competenze e le qualità che cercano nei giovani: ovvero curiosità, resilienza, passione e lavoro di squadra. Ma anche l’importanza di saperli attrarre e non farli scappare all’estero, proponendo una crescita interna, valorizzandoli con una formazione a 360°, ma anche offrendo servizi di welfare e di benessere oppure orari flessibili soprattutto per le donne.

Storie d’impresa

I padroni di casa hanno portato la loro storia di Ingegneria Italia, iniziata nel 2021 quasi per scherzo per creare contenuti sui social, diventata «srl» nel 2022, con i primi tre collaboratori nel 2023. Oggi è un’azienda di comunicazione Be2Be, seguita da 1 milione e 200 mila persone, che cerca di far conoscere al grande pubblico le aziende del nostro territorio e non solo, facendo da cassa di risonanza sulle loro innovazioni e eccellenze. «Sentiamo spesso dire che in Italia serve più personale tecnico o ingegneristico, ed è vero, ha sottolineato Alberti - ma per avere più persone che scelgono di studiare quelle materie, è necessario appassionarle, far vedere loro quanto è interessante il mondo industriale, quanto è entusiasmante sviluppare nuove tecnologie e innovare settori».

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