Economia

Con il Pmi Day la formazione diventa un ponte tra scuola e impresa

Dal 17 al 19 novembre 1.500 studenti delle medie incontreranno 31 aziende del territorio bresciano
IL PMI DAY SI FA IN TRE
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Oltre 1.500 studenti delle scuole secondarie di primo grado e 31 aziende del territorio entreranno in contatto nel Pmi Day, in programma il 17, 18 e 19 novembre. L’appuntamento, giunto alla 13ª edizione e promosso da Piccola Industria di Confindustria Brescia in collaborazione con Confagricoltura e Confartigianato Brescia e Lombardia Orientale, torna in presenza dopo due anni di interazioni digitali dovuti alla pandemia e lo fa con tutta la volontà di aprire ai più giovani mestieri e saperi delle nostre imprese.

L’obiettivo, spiega Marco Capitanio, presidente Piccola Industria, intervenuto con il consigliere Cristina Volpi, è proprio far dialogare aziende e scuola in un’ottica di collaborazione, per divulgare la cultura d’impresa e far «toccare con mano» ai ragazzi la bellezza di un mondo che coniuga progettualità, design, tecnologia e tutta l’essenza del made in Italy.

Il tema

La bellezza, peraltro, è proprio il tema dell’edizione 2022. Il Pmi Day ha coinvolto finora in totale, a Brescia, 710 aziende e 43mila studenti. Nella nuova edizione, sono programmati tre giorni (in contemporanea nazionale) di visite aziendali a beneficio degli studenti delle scuole medie della nostra provincia; non verrà comunque abbandonato il format Pmi Day Tv, sperimentato durante il Covid e che ha svelato importanti potenzialità. Nell’insieme il progetto è stato articolato in tre step: in questa fase, i destinatari sono appunto gli studenti delle scuole secondarie di primo grado, mentre nel 2023, in concomitanza con Brescia e Bergamo Capitale della Cultura, verrà sviluppato un percorso più focalizzato sulle scuole superiori, propedeutico anche a un eventuale futuro inserimento lavorativo degli studenti nelle aziende più affini al loro percorso di studi.

Rimarcare la formula dell'apprendistato

«In questi ultimi anni Confartigianato ha intessuto legami sempre più solidi con il mondo della scuola, non per prassi ma per vera e propria necessità, dato che le imprese lamentano una grande carenza di manodopera - osserva Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Orientale -. Le imprese artigiane rappresentano una valida alternativa nell’orientamento per i ragazzi». Un dato, sottolinea Massetti, è eloquente: rispetto a una media nazionale del 18,7% nelle assunzioni di apprendisti under 30, il settore dell’artigianato mostra ben altre performance, toccando quota 33,7%. Casomai, affonda il presidente di Confartigianato, bisognerebbe «rimarcare l’importanza della formula dell’apprendistato, che negli scorsi anni è stata massacrata in quanto ritenuta una forma per "sfruttare" i giovani e non insegnare loro un lavoro».

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In crescita

In grande trasformazione e rinnovamento è poi l’agricoltura, che ha dovuto misurarsi con innumerevoli sfide, per ultime siccità, guerra e caro energia. «Problemi che tuttavia - commenta Gianluigi Vimercati, vicepresidente di Confagricoltura Brescia -, hanno portato ad una consapevolezza, alla riscoperta dei valori dell’agricoltura come attività non solo produttiva ma anche ambientale e sociale, protagonista della transizione ecologica ed energetica. I giovani si stanno avvicinando sempre più». Anche in questo caso parlano i numeri: in Lombardia (Brescia è al primo posto) apre un’azienda agricola al giorno ed una su quattro è a guida femminile. E dagli Usa, riferisce Vimercati, giunge notizia che «la zona vinicola Franciacorta è ormai più richiesta del Chianti e delle Langhe».

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