Commercio, turismo e servizi alle persone: a Brescia si cercano 28.500 stagionali

Arriva l’estate e con lei arrivano anche una marea di nuove assunzioni, che nel Bresciano tornano però a fare i conti con l’endemica mancanza di figure ad alta specializzazione. A evidenziarlo è l’indagine Excelsior/Unioncamere che per la nostra provincia mette in luce come siano circa 11.280 le opportunità di lavoro offerte dalle imprese bresciane nel mese in corso e ben 28.500 quelle previste per il trimestre giugno-agosto, per lo più concentrate in commercio, turismo e servizi alle persone.
«In termini di assunzioni previste per giugno, l’indagine evidenzia dati molto positivi a confronto con il mese precedente, soprattutto grazie alla ripresa che si registra nel settore del turismo», commenta il presidente della Camera di Commercio Roberto Saccone a proposito dei dati usati per la nostra inchiesta sul lavoro. Tuttavia Sacconi evidenzia come si registri «un certo rallentamento, rispetto ad un anno fa, nelle assunzioni previste nei settori del manifatturiero e delle costruzioni, per i quali il clima generale che caratterizza l’attuale momento economico finisce con l’impattare anche sulle prospettive di investimento e di crescita».
Il quadro
Se è positivo il confronto col mese scorso in tutti i settori economici dell’industria e dei servizi (+19,1% rispetto a maggio), rispetto a un anno fa manifatturiero e costruzioni palesano livelli di assunzioni inferiori (nel complesso -1.680 assunzioni in meno). L’industria programma a giugno 4.190 entrate (510 assunzioni in più rispetto a maggio ma -1.680 in meno su giugno 2021) e 11mila nel trimestre giugno-agosto. Nel settore dei servizi sono circa 7mila i contratti di lavoro che si intendono attivare nel settore dei servizi (+1.300 assunzioni rispetto ad un mese fa) e oltre 11mila per il trimestre giugno-agosto.
I contratti
Si conferma il prevalente ricorso ai contratti a tempo determinato, proposti in oltre il 48% dei casi; i contratti a tempo indeterminato raggiungono il 18%, seguiti da somministrazione (20%), apprendistato (5%) e altre tipologie contrattuali (14%). A guidare la domanda di lavoro in questo mese sono i principali comparti dei servizi: la filiera turistica ha programmato per l'inizio del periodo estivo 2.450 assunzioni (+28,3% su maggio), seguono con 1.510 assunzioni il commercio (+24,8%) i servizi alle persone (+3,3%). Per quanto concerne, invece, i settori manifatturieri i flussi di assunzione più elevati sono previsti dalle industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo (1.350 entrate), con variazioni negative sia rispetto al mese scorso sia sui livelli segnalati un anno fa. Le costruzioni prevedono oltre mille assunzioni a giugno (+19,8% su maggio, ma -24,8% rispetto a dodici mesi fa).
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Le difficoltà
In crescita la quota di assunzioni per cui le imprese dichiarano difficoltà di reperimento, che raggiunge il 42% (+4% su giugno 2021) per lo più per mancanza di candidati per i profili ricercati. Il mismatch si conferma più elevato tra gli operai specializzati (51%) e tra i dirigenti e le professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione (51%). Tra i profili più difficili da reperire: farmacisti biologi e altri specialisti in scienze della vita (il 92,9% è di difficile reperimento), specialisti in scienze matematiche, informatiche e scientifiche (83%), ingegneri e progettisti (68,4%), tecnici informatici, telematici e di telecomunicazioni (65%).
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