Cna Brescia, nel 2026 apre lo sportello digitale per le imprese

Favorire il ricambio generazionale e ridurre il gap tra competenze richieste dalle aziende e quelle realmente disponibili in uscita dalla scuola è fondamentale per le imprese artigiane. Gli artigiani, oggi, si trovano in difficoltà quando devono passare il testimone, perché i figli non vogliono proseguire con l’attività. Per questo Cna Brescia nel 2025 ha lavorato anche su formazione e riduzione del gap tra domanda e offerta. «Se vogliamo che i giovani scelgano di tornare a lavorare nelle imprese artigiane dobbiamo offrire ambienti sicuri e dinamici, in cui possano crescere, innovare, sperimentare», premette il presidente Giordano Apostoli, presentando con i vicepresidenti il bilancio di fine anno.
Nel 2026 diventerà operativo il protocollo di intesa sottoscritto da Cna col Ministero dell’Istruzione per creare un Osservatorio permanente sui fabbisogni professionali e organizzate il Career day dell’artigianato. «Stiamo già implementando la collaborazione con Scuola Bottega per costruire percorsi formativi e di alternanza scuola-lavoro. Con le scuole professionali stiamo iniziando un percorso di affiancamento con i nostri artigiani che andranno negli istituti mentre i ragazzi potranno entrare nelle aziende», aggiunge.
Per sostenere innovazione e crescita, l’associazione ha introdotto la formazione su tre livelli, fino ad arrivare a quello specialistico. In Cna è attiva l’Unione comunicazione e terziario che riunisce gli operatori dell’informazione e della comunicazione. «L’artigianato, in un mondo che cambia, deve saper includere anche le professioni innovative e del digitale» spiega Apostoli.
Sportello digitale
«Per questo nel 2026 apriremo uno sportello digitale per accompagnare le imprese nel cambiamento tecnologico», anticipa il vicepresidente Michele Codenotti.
Per aiutare le imprese a crescere, nel 2025 con l’area bandi l’associazione ha ottenuto oltre 323mila euro, contribuendo ad attivare 1 milione e 140mila euro di investimenti, con una crescita del 22%.
Il numero di associati tiene, sono 4.552, mentre il Caf ha assistito oltre 2.400 persone. «È un segno positivo – dice Apostoli – che testimonia come imprese, artigiani e professionisti vedano in noi un alleato affidabile per affrontare le sfide del presente». Con Cna Impresa Donna, è proseguito l’impegno per sostenere l’autoimprenditorialità femminile e quest’anno sono stati avviati corsi specialistici per i professionisti della sanità, come fisioterapisti, osteopati e odontotecnici, cui Cna intende affiancare un sistema di servizi e convenzioni.
A livello nazionale l’associazione è intervenuta su temi come la Transizione 5.0 e polizze catastrofali, ottenendo il rinvio di un anno dell’obbligo. Nel 2026 aprirà anche uno sportello assistenza legale per supportare le pmi nel contesto normativo sempre più complesso.
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