Economia

Cercasi 3.600 lavoratori per la raccolta di frutta e verdura

Le piattaforme online avviate da Confagricoltura e Coldiretti per incrociare domanda e offerta di lavoro
AGRICOLTURA, 3600 POSTI
AA

AAA: 3.600 lavoratori agricoli cercansi nel Bresciano. Se infatti il Covid-19 pare poter fermare l’afflusso di braccianti stranieri, lo stesso non si può dire del corso della natura, che proprio dalle prossime settimane entrerà nel clou delle campagne di raccolta nei campi. Per il nostro territorio, chiaramente, la parte del leone la giocherà la viticoltura (per la vendemmia, la stima è di almeno 3.500 lavoratori occasionali che mancano all’appello), ma una iniezione di forza lavoro (almeno un centinaio di persone) sarà indispensabile anche per il comparto ortofrutticolo, che abbina nel Bresciano alla stragrande maggioranza di imprese a carattere familiare (che quindi possono avvalersi, come da Decreto Cura Italia, dell’aiuto di figli, nipoti e parenti) anche alcune realtà di medie e grandi dimensioni.

Per far fronte a questa emergenza, le associazioni di categoria stanno mettendo in pista progetti ad hoc con l’obiettivo di incrociare domanda e offerta: da un lato, lo sportello Jobincountry di Coldiretti; dall’altro, la piattaforma Agrijob di Confagricoltura. Più che una novità, la piattaforma (autorizzata dal Ministero del Lavoro) Jobincountry si può definire come una iniziativa «rispolverata» da Coldiretti alla luce dell’emergenza pandemia, ma non per questo meno efficace: dopo aver debuttato in Veneto la settimana scorsa - ed aver ricevuto oltre 1.500 offerte di lavoro di italiani con le più diverse esperienze, dagli studenti universitari ai pensionati fino ai cassaintegrati, agli operai ed ai blogger, per il 60% con età compresa fra i 20 e i 30 anni - da ieri è stata estesa a livello nazionale, con un focus anche sulla nostra provincia. Obiettivo: «Combattere le difficoltà occupazionali, garantire le forniture alimentari e stabilizzare i prezzi e l’inflazione con lo svolgimento regolare delle campagne di raccolta in agricoltura», spiega il responsabile provinciale dei datori di lavoro agricoli di Coldiretti Brescia, Antonio Zanetti, che evidenzia come l’iniziativa sia stata avviata «in autonomia, nell’attesa che dal Governo arrivi una semplificazione del voucher agricolo, da telematico a cartaceo». JobinCountry è raggiungibile dal sito www.coldiretti.it: l’attività è poi svolta direttamente nelle singole provincie attraverso le società di servizi delle federazioni provinciali ed interprovinciali.

Alla medesima necessità di far incontrare aziende agricole e lavoratori risponde Agrijob, la piattaforma messa in pista da Confagricoltura: un servizio di intermediazione, riconosciuto dal Ministero del Lavoro, che consente in contatto direttamente con le aziende della propria provincia, e alle imprese di intercettare velocemente i candidati. Del resto, in queste settimane a Confagricoltura sarebbero pervenute centinaia di segnalazioni da tutta Italia di persone disponibili a lavorare per la raccolta delle primizie, ragion per cui l’attivazione di uno sportello su misura è sembrata ancora più strategica.

Il funzionamento anche in questo caso è semplice: il lavoratore compila il modulo che trova cliccando sul banner dedicato in homepage sul sito www.confagricoltura.it, indicando la provincia di interesse; la sua candidatura viene smistata automaticamente alla sede territoriale che la prende in carico e la segnala all’azienda che cerca manodopera. Anche le imprese possono usare la piattaforma, pubblicando le offerte di lavoro. «Rimane l’urgenza di trovare una soluzione normativa alla questione manodopera», dice il presidente Massimiliano Giansanti che valuta positivamente l’iniziativa della ministra Bellanova per trovare un «corridoio» con la Romania e sollecita l’introduzione di uno strumento normativo agile per impiegare le persone inoccupate o che percepiscono sussidi, senza far perdere loro tali diritti, inquadrandole nel contratto di lavoro nazionale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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