Economia

Agricoltura a rischio: «Servono 250mila persone nei campi»

Il settore non si ferma nonostante il coronavirus, ma c'è il problema della manodopera, tra malattie, quarantene e chiusura delle frontiere
AGRICOLTURA, IL NODO STAGIONALI
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L'agricoltura non si ferma nonostante il coronavirus, ma il problema della manodopera, tra malattie, quarantene e chiusura delle frontiere, rischia di diventare una vera e propria emergenza nelle prossime settimane, quando in molte regioni d'Italia entrerà nel vivo la stagione della raccolta di frutta e verdura.

A lanciare l'allarme Confagricoltura, che ha sollecitato i ministri dell'agricoltura e del lavoro a trovare quanto prima una soluzione. «Nei campi servono almeno 250mila persone» ha evidenziato Confagricoltura, che ricorda come in Italia siano piu di 390 mila gli stranieri impiegati nelle aziende agricole. Il settore detiene, infatti il 26% del totale della manodopera straniera presente in Italia. 

Un problema quello dei lavoratori stagionali che per ora è marginale per la provincia di Brescia ma che potrebbe aggravarsi in futuro. In Franciacorta durante la vendemmia, ad esempio, si attendono in media 3 mila stagionali: se a agosto la situazione non sarà risolta, si creeranno non poche difficoltà.

Diverse invece le aziende agricole che devono fare i conti con una riduzione, anche importante, dei dipendenti, molti dei quali in malattia o in quarantena. In difficoltà in particolare l'anello intermedio della filiera, quello della trasformazione, dai macelli ai caseifici.

 

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