Cembre e Antares Vision, primo trimestre di corsa trainato dall’Europa

Primo trimestre positivo per i gruppi quotati bresciani Cembre e Antares Vision, che guardano al 2025 con fiducia. Cembre tocca i 60 milioni di ricavi nel primo trimestre 2025 e avvia il programma di acquisto di azioni proprie. A metterlo nero su bianco è l’assemblea dei soci svoltasi nella sede di via Serenissima: dati alla mano, i ricavi consolidati del gruppo attivo nelle soluzioni per la connessione e la terminazione di conduttori elettrici sono aumentati del 2,3% rispetto al primo trimestre 2024, passando da 58,7 a 60 milioni di euro.
In particolare, le vendite in Italia, pari a 25,3 milioni, sono calate del 6,5%, mentre quelle estere, pari a 34,7 milioni, sono aumentate del 9,8%, ed i ricavi sono stati realizzati per il 42,1% in Italia, per il 48,3% nel resto d’Europa e per il 9,6% nel resto del mondo.
Bene anche aprile
L’utile netto consolidato al primo trimestre di Cembre è aumentato del 22,4% sul 2024, passando da 9.715 migliaia di euro (16,6% delle vendite) a 11.895 migliaia di euro (19,8%) mentre gli investimenti messi sul piatto sono stati pari a 5,7 milioni di euro (6,4 nello stesso periodo del 2024). «Le vendite progressive del gruppo nei primi quattro mesi del 2025, grazie all’ottimo risultato di aprile, segnano una crescita progressiva pari al 5% sui primi 4 mesi del 2024», commenta l’ad Giovanni Rosani per il quale «si stima, nel 2025, una crescita del fatturato consolidato ed un positivo risultato economico».
L’assemblea è anche stata l’occasione per l’avvio di un programma di acquisto di azioni proprie: potrà essere realizzato entro 18 mesi a far data dalla delibera assembleare del 29 aprile 2025. Alla data del 14 maggio, Cembre detiene 185.041 azioni proprie in portafoglio, pari all’1,09% del capitale sociale.
Antares Vision
Bene anche i conti di Antares Vision, multinazionale italiana leader nella tracciabilità e nel controllo qualità. I ricavi netti consolidati al 31 marzo 2025 sono stati di 40,3 milioni di euro, in calo del 5% anno su anno. Il ritardo del primo trimestre (2,3 milioni) è attribuibile principalmente a un effetto di diversa stagionalità nella fatturazione delle macchine e dei sistemi di ispezione del segmento Life Science.
Guardando agli ordini nel primo trimestre il gruppo ha registrato un incremento degli ordini del +25% su base annua, trainatidall’Europa (+45%) e dalle Americhe (+37%). «I risultati del primo trimestre rappresentano un solido punto di partenza per l’anno in corso, coerente con il piano industriale 2025–2027», commenta l’ad Gianluca Mazzantini per il quale la crescita degli ordini del 25% è un primo segnale tangibile dell’implementazione della nuova organizzazione commerciale e della validità dell’offerta integrata.
«Il calo dei ricavi – aggiunge – è da attribuirsi esclusivamente a una diversa stagionalità nella consegna dei progetti, e non modifica le nostre prospettive per il 2025, sostenute da una domanda crescente nei settori in cui operiamo, in particolare Pharma e Food». Bene la posizione finanziaria netta (stabile a 84 mln di euro) mentre viene confermata la guidance per l’esercizio 2025. «Guardiamo con determinazione al futuro – conclude Mazzantini – convinti che la combinazione tra innovazione, sostenibilità e digitalizzazione rappresenti la leva principale per creare valore duraturo per gli stakeholder».
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