Economia

Bruxelles ha deciso: ora all'automotive serve un piano B

Entro il 2035 stop ad auto a benzina o diesel. Ora agli imprenditori tocca immaginare e progettare un futuro diverso
Una fabbrica del settore automotive - © www.giornaledibrescia.it
Una fabbrica del settore automotive - © www.giornaledibrescia.it
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E quindi Bruxelles ha deciso: entro il 2035 stop ad auto a benzina o diesel. Le pressioni, anche italiane, sono servite a poco anche se sorrette dal governo tedesco. L'impressione, per dirla chiara, è che i tedeschi si siano mossi su due tavoli: da una parte non dovevano scontentare i Verdi che sorreggono il Governo, ma dall'altra dovevano fare una mossa che tranquillizzasse le grandi Case d'auto.

Vero è che qualcosa, qua e là, chi voleva una qualche forma di proroga l'ha ottenuta (poca cosa: limiti più elastici a chi produce meno di 10mila auto l'anno: va bene alla Ferrari) ma nel complesso la data del '35 resta confermata. Quasi bocciata l'idea di dare credito ai cosiddetti carburanti sintetici: resta aperta la possibilità di un aggiornamento sul tema nel 2026 in relazione a quanto la tecnologia metterà a disposizione entro quell'anno.

La buona notizia, per alcuni aspetti, è proprio che resta confermata la data del '35: è corta, molte aziende andranno in affanno, si comincia a fare i conti di quanti posti di lavoro andranno a rischio nella componentistica (60-70 mila in Italia) ma, come detto, almeno c'è una quasi-certezza: da adesso in avanti bisogna traguardare al 2035 e mettersi al lavoro. Meglio una certezza scomoda che un orizzonte forse più comodo ma sfocato. Se devi fare (o non fare) investimenti meglio avere l'orizzonte sgombro per quanto doloroso (parlo, ovviamente, di aziende e lavoro perchè per il resto - l'ambiente, che non è poco - l'Europa segna la strada.

Ovviamente adesso (diciamo da settembre) bisogna pensare al piano B, ovvero a quel che decideranno di fare (o non fare) le aziende che fanno componentistica per auto con motore endotermico visto che si va verso l'elettrico. Tema complicato, come si può immaginare. Ma questo ci tocca: immaginare e progettare un futuro. Che poi è quello che distingue un imprenditore da un pensionato...

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