Economia

Bmt Research, tecnologia Nasa per i test che allungano la vita

Giuseppe Bellandi, fondatore di Gimatic, investe nella startup di screening biomolecolari che rivela la storia metabolica di una persona
Il test è un valido supporto per far fronte alle problematiche della vecchiaia
Il test è un valido supporto per far fronte alle problematiche della vecchiaia
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Non chiamatelo elisir di lunga vita. Il test biomolecolare Bmt è la nuova, grande, scommessa di Giuseppe Bellandi. L’imprenditore - che nel 1985 aveva contribuito a fondare Gimatic, società di Roncadelle specializzata nella produzione di pinze e bracci meccanici per robot, assurta alle cronaca per essere stata ceduta al gruppo statunitense Barnes per la cifra astronomica di 370 milioni di euro - dall’infinitamente grande ora punta all’infinitamente piccolo; ovvero una innovativa formula di test che partendo dal bulbo pilifero è in grado di rivelare la storia metabolica di una persona, fornendo la chiave per eliminare le implicazioni connesse alla vecchiaia: sistema immunitario debole, problemi metabolici, dieta non equilibrata, affaticamento, insonnia, problemi della memoria, difficoltà di concentrazione.

Di cosa si tratta

«Con Bmt non promettiamo l’impossibile, ma indichiamo la strada per stare meglio e poter vivere più a lungo - spiega Bellandi -. Si tratta di uno screening preventivo che si differenzia dalle comuni analisi del sangue usate in ambito diagnostico ed è basato sulla tecnica del telerilevamento chiamato Unmixing e che utilizza software utilizzato da Nasa e Esa. Un valido supporto per far fronte alle problematiche della vecchiaia e a quei disturbi fisici o funzionali che non rientrano in una vera e propria patologia».

La tecnologia Bmt non è una scoperta recente, ha origine una trentina di anni fa in Emilia Romagna. La tecnica è stata successivamente perfezionata dal team di ricercatori creato da Bellandi. «Il test biomolecolare è già disponibile sul mercato - spiega Bellandi -. Lo screening viene eseguito estraendo i bulbi piliferi in cinque zone diverse, principalmente dalla testa. Non è un esame del capello, il test viene eseguito sul bulbo e sulla parte intrafollicolare dello stelo. In un unico esame siamo in grado di monitorare 63 micronutrienti tra minerali, vitamine, aminoacidi e la presenza di metalli pesanti».

Il business plan

Lo screening permette un «protocollo personalizzato per il ripristino delle ideali condizioni di benessere» consentendo di modulare nel tempo il tipo di integrazione e bilanciare i giusti integratori. Bellandi, che possiede un innato fiuto per gli affari, ha intravisto nella startup Bmt Research srl grandi opportunità di business, ha depositato il brevetto per il Bmt test in Italia e all’estero ed avviato le attività di screening nella sede di Roncadelle attraverso la predisposizione di un kit che viene venduto online.

Il grande salto di qualità è in programma il prossimo anno: «Entro il 2024 saranno disponibili i nuovi strumenti portatili per realizzare lo screening, lettori di frequenze che intendiamo distribuire nelle farmacie, nei centri medici e nei benessere prima in Italia e poi all’estero. L’obiettivo è espanderci in tutta Europa». Un primo riconoscimento ufficiale alla tecnologia Bmt è arrivato nelle scorse settimane. Il «biomoleculartest» è stato uno dei maggiori protagonisti del 95mo Congresso Nazionale della Società Italiana di Biologia Sperimentale, dal titolo «Stress Cellulare» che si è tenuto al Centro Congressi di Area Science Park di Trieste.

«Oggi c’è un uso eccessivo e casuale degli integratori, basato sulla scelta guidata esclusivamente da un idea di bisogno - conclude Bellandi -. Con il Bmt invece è possibile ottenere un’integrazione personalizzata e modulata, che risponda alle reali esigenze della persona».

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