Economia

Blu Hotels acquisisce l’Acquaseria di Ponte di Legno

La famiglia Risatti rileva la struttura alberghiera da 95 camere in Alta Valcamonica. Investimento da 10 milioni di euro
Da sinistra Fabrizio Piantoni con il presidente Nicola Risatti - Foto © www.giornaledibrescia.it
Da sinistra Fabrizio Piantoni con il presidente Nicola Risatti - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Dalla Sardegna al Salento, passando dal Trentino e arrivando fino all’Alta Valcamonica. È qui che la catena alberghiera bresciana ha messo a segno l’ultimo colpo: l’acquisizione dal gruppo Draco del Blu Hotel Acquaseria di Ponte di Legno, struttura quattro stelle già in gestione alla catena della famiglia Risatti da alcuni anni.

L’investimento è di 10 milioni di euro e comprende anche una serie di opere di ammodernamento. «Crediamo fortemente nelle potenzialità del territorio camuno - dichiara il presidente Nicola Risatti -. Il comprensorio sciistico Pontedilegno-Tonale è una delle destinazioni più belle d’Italia, dove la stagione invernale si protrae fino a primavera inoltrata e l’estate è vissuta all’insegna del trekking».

L’investimento si conclude dopo un lavoro di due diligence iniziato sei mesi fa, quando la pandemia stava dando i primi segnali incoraggianti, ma non c’erano ancora i venti della guerra russo-ucraina. «Mi auguro che il conflitto possa terminare a breve e che non porti conseguenze durature al nostro settore già fortemente provato da due anni di incertezze e chiusure legate al Covid», chiosa il presidente.

Inaugurato nel dicembre del 2010, l’Hotel Acquaseria diventa una delle strutture più prestigiose della catena bresciana, situato in una posizione strategica a circa 500 metri dal centro di Ponte di Legno, conta 95 camere ed è dotato di una moderna Spa. «L’acquisizione segna per noi un passo importante, a testimonianza della solidità del nostro gruppo che, nonostante questi due anni di pandemia, non ha mai smesso di pensare al futuro - dichiara orgoglioso Nicola Risatti -. Questo investimento va ad aggiungersi alla recente gestione dell’Hotel Rezia di Bormio e mostra la capacità di Blu Hotels di sfruttare le opportunità di investimento che si presentano sul mercato».

I numeri del gruppo

Con 31 realtà tra hotel e villagi, 3.500 camere ed oltre un milione di presenze, Blu Hotels si classifica tra le prime catene alberghiere in Italia nel ranking 2020 messo a punto da Horwarth Htl Italia.

Il gruppo nel 2021 ha registrato un incremento di presenze del 16.7% rispetto al 2020 ed un fatturato oltre 44 milioni di euro, in crescita del 27.7% rispetto all’anno precedente. Numeri comunque sempre inferiori al 2019, ultimo anno di riferimento. «Nel 2021 il mare ha performato meglio per un fatto congiunturale, gli italiani hanno scelto le spiagge italiane. Inoltre, come tutti sappiamo, i mesi invernali del 2021 hanno risentito molto delle restrizioni legate alla pandemia: la chiusura degli impianti di risalita ha inferto un duro colpo alle strutture in montagna. Relativamente a questa stagione invernale, i dati sono invece confortanti, anche se l’andamento si presenta inferiore al 2019, con un -13% di fatturato».

La strategia è chiara: aumentare la qualità e i servizi delle strutture del gruppo. «Sono obbiettivi che vanno di pari passo con le nostre ambizioni - conclude Risatti, affiancato dal vicepresidente e direttore delle risorse umane Fabrizio Piantoni -. Continuiamo a investire sul capitale umano. Anche quest’anno abbiamo avviato una campagna di recruiting per tutti i nostri hotel, anche per lo staff dell’Acquaseria».

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