Beretta Holding investe 80 milioni nel suo sito di munizioni in Ungheria

Beretta Holding mette a segno un nuovo colpo. Dopo l’annuncio di un anno fa dell’investimento da 60 milioni di euro negli Stati Uniti - nell’area di Savannah, in Georgia, dove si sta costruendo un nuovo stabilimento di munizioni destinato al settore della caccia, all’esercito e alle forze dell’ordine - la holding presieduta da Pietro Gussalli Beretta si prepara ad investire tra i 75 e gli 80 milioni di euro, in Europa, con l’ampliamento dello stabilimento di munizioni MFS in Ungheria.
La lettera d’intenti
Nei giorni scorsi il presidente Gussalli Beretta ha infatti siglato un «memorandum of understanding» col ministro della difesa ungherese, Kristóf Szalay-Bobrovniczky, con l’obiettivo di ampliare la produzione nazionale di munizioni destinate alla difesa ungherese.
«Veicolo» dell’investimento è la società ungherese MFS, entrata in Beretta Holding attraverso l’acquisizione Ammotec. L’accordo preveder una partnership con «N7 National Defense Industrial Innovation» e porterà, entro i prossimi 24 mesi, all’ampliamento dello stabilimento ungherese di Sirok con installazione di due nuove linee produttive per munizioni calibro 7,62 millimetri e 12,7 millimetri destinate ad equipaggiare i veicoli da combattimento della Difesa ungherese Lynx e Gidràn, già prodotti in Ungheria.
Il Nord Est Europa
«Con lo scoppio della guerra in Ucraina molti governi europei si sono scoperti impreparati e senza forze adeguate per fare fronte a simili eventi - dichiara il presidente Pietro Gussalli Beretta-. I fronti di tensione si sono poi moltiplicati con Israele. La politica ha scoperto un mondo più pericoloso e difficile. Nel Nord e nell’Est Europa si stanno organizzando; stanno pianificando investimenti nella difesa. L’obiettivo è rafforzare le proprie conoscenze, i propri stabilimenti, vogliono nuovi impianti entro i propri confini».
L’accordo raggiunto nei giorni scorsi con il ministro della Difesa ungherese si inserisce proprio in questo solco.
Il gruppo
L’acquisizione della divisione Ammotec, nel luglio 2022, ha cambiato la fotografia del gruppo armiero fondato nel 1526 a Gardone Valtrompia. Alle armi da fuoco, alle ottiche, agli accessori, Beretta Holding ha aggiunto, un campione del settore titolare di marchi prestigiosi delle munizioni quali Rws, Norma, Rottweil, Geco. Oggi il gruppo ha un fatturato superiore a 1,4 miliardi, con margini lordi per 286 milioni di euro.
L’acquisizione svizzera è arrivata con un tempismo perfetto. «Il passo delle munizioni è stato quasi obbligato - spiega Gussalli Beretta -. La terza gamba della quale avevamo bisogno per essere interlocutori a 360 gradi dei nostri clienti, cacciatori, sportivi, poliziotti e militari. Il nostro piano di crescita prevede ora investimenti per 500 milioni nei prossimi cinque anni». A crescere è soprattutto il settore della difesa.
«Questa parte è passata dal 20% al 30% del nostro fatturato e crescerà ulteriormente. Oggi dopo l’acquisizione Ammotec siamo in equilibrio finanziario, la cassa è in equilibrio e di segno positivo a fine anno. Guardiamo con interesse ad operazioni di M&A: se si presenteranno occasioni le guarderemo. Puntiamo ad aziende industriali di qualità, con prodotti che possano essere complementari ai nostri. Ma soprattutto, sempre con un plus tecnologico».
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