Economia

Auto, perché la Germania deve sempre fare meglio di noi?

La Volkswagen ha posto la prima pietra della gigafactory a Salzgitter, l'Italia invece resta a guardare
Uno stabilimento della Volkswagen - © www.giornaledibrescia.it
Uno stabilimento della Volkswagen - © www.giornaledibrescia.it
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Resto sul tema delle auto elettriche per dare conto, secondo me, della notizia della settimana. E dunque: la Volkswagen passa dalle parole ai fatti e dopo aver annunciato nei mesi scorsi un maxi piano di investimenti nei giorni scorsi ha posto la prima pietra della gigafactory a Salzgitter, la prima delle quattro che il gruppo intende realizzare in Europa nei prossimi anni.

Sul piatto il gruppo VW mette 20 miliardi che potranno generarne altrettanti di fatturato stimando una occupazione complessiva nelle 4 gigafactory di 20 mila addetti. Prima fabbrica di batterie in Germania, quindi, cui seguiranno le altre tre in Ungheria, Spagna e Repubblica Ceca. Obiettivo dichiarato di VW: controllare tutta la filiera della produzione elettrica.

Mi veniva in mente una considerazione mentre leggevo questa notizia, oltre a quella ovvia che qui danno per scontato che il futuro sta in questo tipo di auto, ovvero: capire e imparare a controllare quel che chiamiamo "filiera" diventa ormai sempre piu che necessario. Dimentichiamo per un secondo l'auto elettrica e pensiamo ai pannelli fotovoltaici.

Siamo fra i Paesi che più ne hanno installati e che continua a metterne e sempre più dovrà installare. La domanda è: ma è poi così impossibile che aziende e Stato diano qualche segnale in questa direzione? È mai possibile che siamo ancora nella condizione di essere solo terra di mercato per i pannelli solari e non anche zona di produzione?

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