Economia

Antares Vision a Crane Nxt per 445 milioni: il titolo verso il delisting

Opa al prezzo di 5 euro. Il fondatore e presidente Emidio Zorzella: «Portiamo a bordo il miglior compagno per vincere nuove sfide»
Antares Vision passa di mano
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Il colosso statunitense Crane Ntx mette sul piatto circa 445 milioni di euro per acquisire Antares Vision, gruppo fondato nell’ottobre 2007 da Emidio Zorzella e Massimo Bonardi attraverso uno «spin-off» dell’Università di Brescia. Crane Ntx rileverà una partecipazione del 58,7% attraverso la controllata BidCo che lancerà un’offerta pubblica di acquisto sulla totalità delle azioni di Antares Vision al prezzo di 5 euro per azione, con l’obiettivo del «delisting» del titolo. L’operazione dovrebbe concludersi nella prima metà del 2026.

L’ingresso di Antares Vision in Crane Nxt rappresenta un passaggio strategico per la piccola multinazionale bresciana che dal 2018 ha ampliato il proprio business oltre i farmaci diventando campione nei controlli di qualità e soluzioni di tracciabilità nei settori dell’healthcare, food&beverage e cosmetica.

Il matrimonio

L’operazione arriva a 18 anni esatti dalla nascita: «Antares Vision diventa maggiorenne e dopo un’adolescenza dinamica, ricca trasformazioni è pronta al matrimonio per intraprendere un percorso più strutturato e raggiungere traguardi ambiziosi», dichiara il fondatore e presidente Emidio Zorzella. Dopotutto Crane Nxt non è un gruppo qualunque, ma un player globale quotato al Nyse di New York, con un fatturato totale di 1,4 miliardi di dollari, un Ebitda da 400 milioni, circa 5.000 dipendenti sparsi nel mondo.

È leader mondiale nelle tecnologie di autenticazione e soluzioni per la lotta alla contraffazione (il gruppo fornisce anche la carta di sicurezza utilizzata per la stampa delle banconote di dollari presenti nel mondo); ha tra i suoi clienti multinazionali, banche, istituti finanziari, governi di tutto il mondo. «Per un’azienda come Antares Vision, che si rivolge a molti settori, oggi è imprescindibile sviluppare, in modo incessante, tecnologie digitali e innovative - spiega Zorzella -. Viviamo cambi di paradigma, repentine innovazioni, eventi geopolitici imprevedibili, in poco tempo cambiano le regole dei mercati e il profilo dei consumatori. E dunque anche i prodotti ed i processi per soddisfarli. Dobbiamo farci trovare preparati».

Massimo Bonardi ed Emidio Zorzella - Foto Andrea Biganzoli
Massimo Bonardi ed Emidio Zorzella - Foto Andrea Biganzoli

Il «patto parasociale»

L’intesa prevede anche un «patto parasociale» e il reinvestimento da parte di Regolo e dei «senior executives» di Antares Vision in BidCo, utilizzando parte dei proventi derivanti dalla compravendita. Al termine dell’operazione i manager bresciani deterranno complessivamente il 10% del capitale di BidCo che avrà a sua volta il 100% di Antares Vision. Emidio Zorzella, Massimo Bonardi ed il consigliere con deleghe Fabio Forestelli resteranno quindi nella società di Travagliato. «Vogliamo affrontare le sfide contemporanee con una struttura ancora più grande e potente, che integri e combini competenze multitecnologiche. Diventiamo ancora più attrattivi e qualificati, portiamo a bordo il migliore nuovo compagno di viaggio che potessimo augurarci, che intende valorizzare insieme a noi l’incredibile know-how e le alte competenze delle persone di Antares Vision».

Il prezzo dell’Opa

Il valore totale dell’operazione è di circa 445 milioni di euro, incluso l’attuale indebitamento netto di Antares Vision. Sotto il profilo strettamente finanziario - fanno notare gli analisti - il prezzo di 5 euro dell’Opa lanciata da Crane Nxt segnala uno sconto molto elevato sul prezzo dell’Ipo dell’aprile del 2019. Ricordiamo che nel primo giorno di contrattazioni, il titolo aveva chiuso ad un valore di 11,98 euro (nei giorni successivi aveva raggiunto un massimo di 12,6 euro). Il titolo aveva veleggiato su quei valori per circa un anno. Nel dicembre del 2023 il crollo dopo i problemi della controllata statunitense Rfxcell: un’emorragia senza fine con il titolo che tocca un minimo a 1,5 euro. La risalita con l’arrivo dell’ad Gianluca Mazzantini che avvia un percorso di ristrutturazione.

Il prezzo dell’Opa di 5 euro incorpora un premio del 4% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni registrato giovedì 11 settembre (ultimo giorno di Borsa aperta prima dell’accordo); il premio sale al 24% se si considera la media dei prezzi nei 6 mesi e del 37% sulla media dei 12 mesi. Il titolo ieri si è prontamente portato a 5 euro, guadagnando il 4,3% a 5,01 euro.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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