Economia

Affitti a Brescia, prezzi alle stelle: i canoni crescono come a Milano

Paola Gregorio
L’aumento per i monolocali è stato addirittura del 5,1%. In città, nel centro storico l’impennata è anche dell’8%
Brescia, insieme a Pavia e Milano è la città con il più elevato incremento dei canoni
Brescia, insieme a Pavia e Milano è la città con il più elevato incremento dei canoni
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A Brescia, come nel resto d’Italia, i canoni di locazione continuano a crescere. Lo confermano i dati del primo semestre 2023, con aumenti pur se a tassi inferiori rispetto al semestre precedente: l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa registra a livello nazionale, un +3,4% per i monolocali, +3,0% per i bilocali e +3,2% per i trilocali.

La nostra provincia non fa eccezione, con un aumento del 5,1% per i monolocali, 2,8% per i bilocali e 3,7% per i trilocali. Con Milano e Pavia, è il territorio in cui i rialzi sono più alti, soprattutto per i monolocali. Il prezzo più salato per chi affitta casa è spiegato anche dal calo delle compravendite: comprare casa costa di più, visto l’aumento dei tassi di interesse dei mutui, il budget delle famiglie è eroso dall’inflazione e dal caro spesa.

Risultato? Si preferisce optare per un appartamento in affitto. Oppure, per chi vuole investire, si acquistano immobili da destinare a locazione: il 19,6% delle compravendite nella prima parte del 2023, dicono i dati di Tecnocasa, è stato realizzato per investimento in leggero aumento rispetto allo stesso periodo del 2022, quando la percentuale era del 16,8%.

A Brescia città

In città gli affitti più cari si pagano in centro, dai 450 ai 750 euro, in via Crocifissa di Rosa, da 525 a 775 euro, a Mompiano, da 500 a 800 euro, sul ring, da 400 a 800 euro, a Sant’Eufemia, da 500 a 700 euro, via Veneto, da 500 a 750 euro, zona Cavour e Corso Martiri, da 450 a 750, Costalunga, da 500 a 750 euro, zona musei, da 450 a 800 euro, zona ospedale, da 550 a 800 euro, viale Venezia da 550 a 750 euro.

Nel secondo semestre dello scorso anno in città, salvo poche eccezioni, dicono i dati dell’Osservatorio Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, gli affitti hanno continuato ad aumentare. In centro del 5,81%, nel perimetro corso Zanardelli, Palestro, X Giornate, Magenta, le piazze Loggia, Vittoria e Paolo VI del 6,53%, al Carmine dell’8,21% , in via Veneto, Crocifissa di Rosa, Ospedale, Mompiano del 3,91%, in via Corsica, via Cremona, quartieri Primo Maggio, Don Bosco e Leonessa dell’8,93%, a Brescia Due del 4,14%, in Viale Venezia, via Diaz, viale Piave, Stazione del 6,10%. In controtendenza la zona di via Milano e Fiumicello, dove sono diminuiti dell’1,49%, nel quartiere Abba, Sant’Anna e Urago Mella con un - 3,11%. La tendenza al rialzo del mercato delle locazioni a Brescia è favorita anche dalla vocazione universitaria e turistica della città e dalla vicinanza di infrastrutture come aeroporti, autostrade, ferrovia.

Situazione diversa per quanto riguarda i negozi, soprattutto per il centro, dove si registra un netto calo degli affitti con un meno 22,89%, forse legato anche alla presenza di locali commerciali sfitti. Fuori dal cuore cittadino il quadro è differente, con, ad esempio un +1,90% nella zona semicentrale di via Veneto, Crocifissa di Rosa, Ospedale e Mompiano. Escludendo dunque il centro, c’è un incremento dei valori nel terziario commerciale, che testimonierebbe un mercato immobiliare in parziale ripresa dopo la contrazione del settore degli ultimi anni.

In provincia

Tornando al residenziale, in provincia gli affitti più cari, sempre dati Ufficio Studi Tecnocasa, si pagano a Collebeato (400 euro per un monolocale, 625 per un bilocale e 775 per un trilocale, Concesio (400 - 500 - 700), Desenzano (500 - 700 - 850) Iseo (450 - 500 - 650) Lonato (400 - 500 - 700) Rodengo Saiano (400 - 525 - 625) Salò (da 600 a 850 euro), San Felice del Benaco (550 - 700), Corte Franca (400 - 550 - 650), e in alcuni paesi dell’hinterland come Flero (460 - 550- 650). I laghi, la Franciacorta e l’hinterland, per il loro essere zone di pregio o vicine alla città, sono quelle in cui affittare casa costa di più. Al contrario, le locazioni più convenienti si trovano nei Comuni delle valli, con l’eccezione di quelli turistici, e nella Bassa. 

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