A2A, l’assemblea dei soci approva il bilancio 2023: confermati i 75 milioni di euro per Brescia

La Redazione Web
Il via libera alla distribuzione di un dividendo per azione ordinaria pari a 0,0958 euro da mettere in pagamento dal 22 maggio conferma i dividendi previsti per la Loggia
La sede di A2A a Brescia
La sede di A2A a Brescia
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L’assemblea dei soci di A2A ha approvato il bilancio chiuso al 31 dicembre 2023 che ha visto un utile netto di 659 milioni di euro, in aumento del 64% rispetto al 2022. Inoltre i soci hanno dato il via libera alla distribuzione di un dividendo per azione ordinaria pari a 0,0958 euro da mettere in pagamento dal 22 maggio. Viene così confermata anche la cifra di 75 milioni di euro che arriveranno come dividendi al Comune di Brescia, che detiene il 25% del capitale di A2A, come annunciato il 12 marzo scorso.

Via libera anche alla politica di remunerazione. I soci hanno inoltre autorizzato – previa revoca della deliberazione di autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie adottata dall’assemblea ordinaria del 28 aprile 2023, per quanto non già utilizzato – l’organo amministrativo ad effettuare operazioni di acquisto e di disposizione di azioni proprie.

Il numero massimo complessivo di azioni proprie di volta in volta acquistabili da A2A e dalle sue controllate è fissato in 313.290.527, pari alla decima parte delle azioni che formano il capitale sociale.

«Nel 2023 abbiamo registrato una crescita impressionante dell’ebitda, +32% e siamo arrivati a quasi due miliardi di euro. Stiamo andando meglio del piano industriale del 2021 che ipotizzava il superamento di 1,7 miliardi nel 2023», ha detto stamattina l’amministratore delegato di A2A, Renato Mazzoncini. «Quelli del 2023 sono risultati eccellenti che vedono una maggiore stabilità», ha aggiunto, ricordando che nel 2022 «ci sono stati due fattori che hanno inciso: la guerra in Ucraina e la siccità. Poi nel 2023 abbiamo visto un calo del prezzo dell'energia del 58% e siamo tornati ai livelli del 2021, e il costo medio del gas è calato del 65%; in più a marzo è finita la siccità. Siamo quindi riusciti a tornare ad un anno normale con un incremento della base clienti a 3,5 milioni e abbiamo continuato a investire sulle reti con una conseguente crescita della Rab. Il 2023 è stato un anno in cui abbiamo mantenuto una disciplina finanziaria rigida, alla luce delle richieste da parte delle agenzie di rating».

Mazzoncini ha detto anche che nel 2023 la produzione idroelettrica di A2a è tornata quasi normale dopo il calo registrato nel 2022 a causa della siccità: «Nel 2022 la siccità ha causato una forte riduzione della produzione idroelettrica a 2,7 TWh contro i 4 TWh della norma. Alla fine del marzo del 2023 è finita la siccità e ha riportato la produzione idroelettrica vicina alla norma, a 3,7/3,8 TWh».

«A2a – conclude Mazzoncini – sta andando bene in ogni unità, in particolare la crescita del mercato A2a Energia, che ha rispettato tutti i contratti ed è tra le poche aziende fuori dall’indagine dell’Antitrust».

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