Cultura

«Talien» 1° premio al concorso Docucity «Generazione Mix»

Altro importante riconoscimento al docufilm del bresciano Elia Moutamid
Elia Moutamid - © www.giornaledibrescia.it
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«Talien», il docufilm del regista bresciano-marocchino Elia Moutamid, ha vinto il 1° premio del concorso Docucity, "Generazione Mix, Identità globali, nuovi archetipi di cittadinanza" per la Fondazione UniMi. Selezionato su 100 opere, in finale con 5 altri progetti, «Talien» è stato trasmesso al Mudec di Milano, l’altra sera, mentre l’autore era in Marocco, dove nei giorni scorsi, su invito dell’associazione culturale "MedinaItaly", ha presentato in anteprima l’opera a Marrakech, negli spazi del centro "Les Etoiles de Jamaa el Fna".

«Questo è il mio film più personale, sofferto, del tutto autobiografico, ma anche quello che mi ha dato più soddisfazione - commenta a caldo il regista e attore -, lo considero un’opera di iniziazione, che ha determinato il mio modo di fare cinema». Il film, realizzato nel 2018, selezionato al 35° Torino Film Festival, aveva già vinto il premio speciale della giuria nella sezione Italiana.doc e ottenuto tra l’altro una menzione speciale ai Nastri d’argento nel 2018. Nato a Fes, ma cresciuto nella campagna bresciana, Elia Moutamid (autore anche del più recente «Kufid», girato durante il lockdown) ha messo la propria curiosità a disposizione delle sue due culture. In «Talien», di cui abbiamo ampiamente parlato in precedenti occasioni, racconta il viaggio di ritorno di Abdelhouaed-Aldo, padre di Elia, dopo 40 anni di vita e lavoro in Italia.

Lo accompagna il figlio, ormai trentenne, e nei dialoghi intimi e di famiglia, tra souvenir e nostalgie, il film presenta il conto dell’Italia degli ultimi anni. «Volevo capire - ha spiegato il regista al pubblico in Marocco - come mai quando è arrivato mio padre in Italia l’immigrazione era un valore aggiunto, ora invece è solo un problema». La giuria di Docucity, a Milano, ha premiato il film con questa motivazione: «Per la capacità di raccontare tematiche legate all’immigrazione attraverso un legame intimo, semplice e trasparente, che cattura nel profondo, in un road movie che è un viaggio di ritorno, ma, allo stesso tempo, un viaggio attraverso l’anima, fatto di incontri e paesaggi resi ancora più vivi dalla straordinaria capacità visiva e fotografica del regista».

Di recente Elia Moutamid è apparso su Canale 5 come attore, in una puntata della serie tv con Raoul Bova «Giustizia per tutti» di Maurizio Zaccaro.

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