Scuola di filosofia a Bione: un anno tra i classici del pensiero greco

Marco Tedoldi
Torna la «Scuola della Conca d’oro» di Luciano Pace con otto incontri aperti a tutti. Si parte il 15 ottobre con i presocratici, si chiude a maggio con il neoplatonismo
Particolare del celebre affresco di Raffaello «La scuola di Atene»
Particolare del celebre affresco di Raffaello «La scuola di Atene»
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Quando la filosofia smette di essere un esercizio accademico per tornare ad essere dialogo, ricerca condivisa, passione per la verità, allora può davvero toccare le persone. È con questo spirito che riparte la Scuola di filosofia della Conca d’oro, giunta quest’anno alla sua tredicesima edizione, con un ciclo di incontri intitolato «Alle origini dell’amore alla Sapienza». Un titolo che non è una semplice suggestione, ma la dichiarazione di un intento: riportare il pensiero filosofico là dove è nato, nel cuore della Grecia antica, per riscoprire i primi passi compiuti dagli uomini nel tentativo di comprendere il mondo con la forza della ragione.

Il programma

Il nuovo percorso, curato come sempre dal professor Luciano Pace, in dialogo con il dottor Sergio Piccerillo, prenderà il via mercoledì 15 ottobre con la serata inaugurale «La sapienza dell’arché. Fra monisti e pluralisti», per poi proseguire mercoledì 19 novembre con «Due sapienze in conflitto: essere o divenire?», che metterà a confronto le grandi correnti presocratiche. Mercoledì 17 dicembre sarà la volta di Socrate, con l’appuntamento intitolato «La sapienza di chi ignora. Socrate, il saggio sofista», incentrato sul sapere che nasce dalla consapevolezza del non sapere.

Il professor Luciano Pace
Il professor Luciano Pace

Il nuovo anno si aprirà mercoledì 21 gennaio con «La sapienza dell’Accademia. Platone e le idee», un’immersione nel pensiero platonico e nella sua visione ideale del mondo, seguita mercoledì 11 febbraio da «La sapienza del Liceo. Aristotele e gli usi della ragione», dedicata al rigore sistematico del pensiero aristotelico. Il ciclo continuerà mercoledì 18 marzo con «La sapienza di Epicuro. Il calcolo dei piaceri», riflessione sull’etica del piacere e della serenità interiore, e proseguirà mercoledì 15 aprile con «La sapienza stoica: l’imperturbabilità dell’anima», viaggio nella filosofia del dominio delle passioni. L’ultima serata, in programma mercoledì 20 maggio, chiuderà il percorso con «La sapienza neoplatonica. L’Uno e le sue ipostasi», una meditazione sul mistero dell’unità e della trascendenza.

Gli incontri si terranno nella biblioteca comunale di Bione, dalle 20.30 alle 22.30, con partecipazione libera e gratuita. Saranno fruibili anche online su richiesta. L’iniziativa è patrocinata dall’associazione Biù Cultura e dai Comuni di Bione, Agnosine, Preseglie, Odolo e Sabbio Chiese.

Visioni del mondo

A guidare il ciclo saranno domande tanto semplici quanto radicali: in che modo, tra il VI e il V secolo avanti Cristo, alcuni uomini hanno deciso di sostituire miti e leggende con l’uso della ragione per cercare la verità? E cosa può dire oggi, a noi, quell’amore per la Sapienza che ha mosso i primi filosofi greci? L’obiettivo del percorso non sarà quello di fornire una trattazione sistematica del pensiero antico, bensì di adottare uno sguardo prospettico, capace di mettere in luce i diversi modi in cui la verità è stata pensata, desiderata, interpretata da scuole e pensatori diversi. Un viaggio dentro visioni del mondo che, pur nella loro distanza storica, continuano a interrogarci con straordinaria attualità.

Ogni incontro sarà un’occasione per riflettere su ciò che muove davvero il pensiero: non l’ossessione per le risposte, ma la qualità delle domande. E soprattutto, il desiderio di condividere il cammino. «La filosofia – scrive il direttore della Scuola, Luciano Pace – è simile all’amicizia: un amore esclusivo ma non escludente, personale ma mai elitario. Nessuno di chi l’ha conosciuta davvero pretende di tenerla per sé». È anche da questa convinzione che nasce l’anima pubblica della scuola, che da tredici anni propone in Valsabbia un modello di cultura accessibile, partecipata, lontana da ogni forma di chiusura intellettuale.

Per i docenti

Il ciclo ha inoltre validità come formazione specifica per gli insegnanti di religione cattolica, riconosciuta dalla Scuola della Diocesi di Brescia per un totale di 16 ore. Una ragione in più per partecipare, ma non certo la sola. Perché, come recita il motto scelto per quest’edizione, tratto da Sant’Agostino, «nessun altro motivo ha l’uomo di filosofare che non sia l’esser felice». Per informazioni: luciano.pace1979@gmail.com.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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