Cultura

«Romeo e Giulietta, giovani donne per una tragedia contemporanea»

Andrea Faini
Scelta innovativa per «I Capuleti e i Montecchi», l’opera di Bellini che aprirà la stagione del Grande. Nel ruolo di protagonista al femminile la bresciana Annalisa Stroppa: «Cantare qui è coronare un sogno»
Annalisa Stroppa è Romeo al femminile - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
Annalisa Stroppa è Romeo al femminile - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
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Un’opera en travesti senza travestimento. «Trasformare Annalisa Stroppa in un maschio non mi convinceva: ho pensato che, nel contesto dell’attualizzazione dell’opera, un rapporto tra due donne, osteggiato dalle famiglie, risultasse ancora più intensamente drammatico». Così il regista Andrea De Rosa ha motivato una delle scelte più forti della nuova produzione de «I Capuleti e i Montecchi» di Vincenzo Bellini che apre la stagione lirica del Teatro Grande, con l’inaugurazione venerdì 27 alle 20 e il secondo turno domenica 29 alle 15.30.

Nell’incontro di presentazione, il sovrintendente Umberto Angelini ha voluto ricordare in particolare il progetto Open, «che anche quest’anno permetterà a persone con disabilità sensoriali di assistere all’opera grazie all’ascolto assistito e percorsi multisensoriali che prevedono diversi ausili come le tavole tattili degli allestimenti o l’esplorazione tattile di scene e costumi».

Il cast

Alessandro Trebeschi, segretario artistico della stagione d’opera, ha poi introdotto i protagonisti di questo allestimento, a cominciare dal direttore Sebastiano Rolli – che guiderà l’orchestra dei Pomeriggi Musicali, affiancata dalla banda cittadina Isidoro Capitanio – che ha ben illustrato la sua idea di opera filologica: «È giusto partire dal rispetto della nota scritta, ma ciò perde di significato se non si fa dialogare la filologia con la prassi esecutiva. Non possiamo ricostruire esattamente le condizioni in cui l’opera è stata scritta e anche i gusti sono cambiati, ma la conoscenza di come si suonava e cantava allora ci guida ad un’interpretazione più consapevole. Per dirla in una battuta: dall’edizione critica dobbiamo approdare ad un’esecuzione critica».

Sulla struttura del melodramma, Rolli ha poi aggiunto: «I Capuleti e i Montecchi è stato scritto in poche settimane, è chiaro che Bellini fu costretto a ricorrere a delle formule già consolidate, ma ciò che conta è il ritmo del dramma, che rompe le scansioni formali. L’opera, grazie ai legami tonali tra le diverse scene, è come un castello con le porte aperte: spetta a noi far circolare l’aria».

Il regista, Andrea De Rosa, oltre alla citata scelta di un Romeo davvero al femminile, ha invece rivendicato «la decisione di trasportare l’opera ai giorni nostri. Non lo faccio spesso, ma in questo caso credo che favorisca l’immedesimazione nella vicenda, con la storia di due adolescenti che si amano in maniera assoluta, nonostante tutto congiuri per separarli». Benedetta Torre, interprete di Giulietta, ha sottolineato «i benefici di lavorare a lungo tutti insieme all’opera, cosa che oggi purtroppo non accade spesso. Per me è stato fondamentale per maturare al meglio la mia interpretazione, superando la sfida di far convivere un ruolo belcantistico di grande impegno vocale con la recitazione teatrale».

Giulietta è interpretata da Benedetta Torre - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
Giulietta è interpretata da Benedetta Torre - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it

«Debutto» bresciano

Più che entusiasta Annalisa Stroppa, mezzosoprano che dopo sedici anni di carriera e aver incantato le platee dei più importanti teatri d’opera del mondo, “debutta” in una produzione lirica sul palco del Grande: «Dico scherzando che questo è il “mio” teatro, ma è così che lo sento. Sono cresciuta a Brescia, ho studiato al “Marenzio”, per anni raggiungere questo palcoscenico è stato solo un sogno. Sono felice di farlo nel ruolo di Romeo, cui sono molto legata, anche perché il belcanto è il mio terreno d’elezione».

Il cast è completato da Matteo Falcier nei panni di Tebaldo, da Matteo Guerzè come Lorenzo e Baopeng Wang nel ruolo di Capellio. Scene di Daniele Spanò, costumi di Ilaria Ariemme, luci di Pasquale Mari. Luca Baracchini, Laura Pigazzini e Elena Gasparotto sono assistenti alla regia, alle scene e ai costumi. Il coro di OperaLombardia è preparato da Diego Maccagnola.

Biglietti, da 15 a 90 euro, su Vivaticket e alla biglietteria del Teatro Grande. Per ulteriori informazioni: teatrogrande.it.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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