Musica

Sanremo 2024, Mr. Rain: «Per me questo è il secondo "primo Festival"»

a cura di Cecilia Bertolazzi
Maddalena Damini incontra Mattia Balardi
Maddalena Damini intervista Mr. Rain all'hotel Miramare di Sanremo, prima del debutto sul palco dell'Ariston - © www.giornaledibrescia.it
Maddalena Damini intervista Mr. Rain all'hotel Miramare di Sanremo, prima del debutto sul palco dell'Ariston - © www.giornaledibrescia.it
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«Per me questo è il secondo "primo Sanremo"». Temperatura emotiva già alle stelle per Mr. Rain che seduto sotto un cielo carico di nuvole (quasi un omaggio), risponde alle domande di Maddalena Damini, direttore artistico di Radio Bresciasette e Teletutto, all’hotel Miramare della città dei fiori.

«Pur conoscendo quello che mi aspetta in questa lunghissima settimana - e sorride - ho la stessa emozione e la stessa tensione di un anno fa». Trecentosessantacinque giorni fa, infatti, Mattia Balardi coronava il suo sogno: quello di calcare il palco dell’Ariston da cantante in gara e poter diffondere ad una platea così estesa la sua musica. Quel che è successo dopo è storia nota. La sua "Supereroi" è arrivata terza, ma soprattutto è diventata un inno per tutti coloro che si sono trovati ad affrontare momenti tosti. Tanto che "Due altalene", il brano che Balardi presenta quest’anno, è figlio dell’esperienza vissuta nell’ultimo anno.

«È l’eredità diretta di Supereroi e di quanto accaduto dopo. Dopo aver raccontato di me, di un periodo veramente cupo che sono riusciuto a superare, mi sono trovato sommerso da storie simili di gente che mi cercava per condividerle e dirmi quanto la mia canzone fosse stata utile ad attraversare quella prova. Questa cosa mi ha fatto cambiare la mia visione del mondo, perché ho capito che con una canzona, con quello che faccio, posso essere, minimamente utile e quindi io faccio musica per questo. Faccio musica per cercare di dare un contributo agli altri».

Un Mr. Rain che, grazie a questa evoluzione, è cambiato anche nell’approccio al mondo: «Penso proprio di essere meno introverso e di aprirmi al mondo» confida a Maddalena.

"Due altalene" provoca in Mattia un’onda di emozioni. «È una canzone di cui sento la responsabilità, racchiude le storie delle persone che ho incontrate e sono storie profonde, come quella di un padre che perde un figlio». La classifica? «È un aspetto assolutamente secondario, come lo scorso anno, a me interessa il cuore delle persone».

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