Cultura

Foreste e tessuti: l’arte di Pistoletto per salvaguardare i ghiacciai

La Redazione Web
L’allestimento «Glacial Threads», aperto fino al 28 settembre a Chatillon, si inserisce in un progetto internazionale
La mostra di Michelangelo Pistoletto
La mostra di Michelangelo Pistoletto
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Dalle foreste per arrivare ai tessuti del futuro, attraversando questioni globali come il riscaldamento climatico e la protezione dei ghiacciai. È il viaggio proposto dalla mostra «Glacial Threads». Dalle foreste ai tessuti del futuro’, di Michelangelo Pistoletto e Cittadellarte, aperta fino al 28 settembre (dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 19) al Castello Gamba di Châtillon, in Valle d’Aosta.

Il progetto internazionale

L’allestimento si inserisce in un progetto internazionale per la conservazione dei ghiacciai che intreccia arte, pensiero ecologico e innovazione tessile. «L’incipit concettuale nasce proprio dalla constatazione, a tutti evidente, della progressiva scomparsa dei ghiacciai e della necessità di un’azione concreta per la salvaguardia dell’ambiente», spiega il curatore Fortunato D’Amico, con cui ha collaborato Viviana Maria Vallet, coordinatrice scientifica del Castello Gamba.

Il percorso

L’esposizione offre l’opportunità di un percorso in cui le opere di Michelangelo Pistoletto e quelle realizzate dalla sua organizzazione, Cittadellarte, introducono a una riflessione sulla vita dei materiali, sul cambiamento climatico e sull’impatto delle azioni umane che condizionano gli sviluppi del futuro. Installazioni, opere iconiche, abiti sperimentali e materiali interattivi invitano il visitatore a riflettere sul ruolo che ognuno può assumere nella costruzione di una società più responsabile e armonica. In mostra, molte opere emblematiche dell’artista.

La sua visione del mondo

«Metamorfosi», che esplora il concetto di trasformazione, individuale e collettiva; la Mela Reintegrata rappresenta la ricomposizione degli elementi opposti: natura e artificio; l’Albero di Ama con una divisione e moltiplicazione dello specchio che riflette la dialettica dell’artista tra unità e divisione e la Formula della Creazione, concetto centrale nell’opera di Pistoletto e nella sua visione del mondo.

Gli abiti

Inoltre le strutture Segno Arte di Pistoletto accolgono abiti generati dal lavoro collettivo del dipartimento moda di Cittadellarte - Best (Better Ethical Sustainable Think-Tank) grazie alla collaborazione con i designer Blue of a Kind, Bav Tailor, Tiziano Guardini e Flavia La Rocca. Realizzati con le fibre biodegradabili utilizzate per proteggere i ghiacciai, i capi raccontano una moda rigenerativa e consapevole. I geotessili, ideati dal gruppo Lenzing, privi di plastica, dopo essere stati utilizzati per due anni a copertura dei ghiacciai, vengono rimossi e reintegrati nel ciclo tessile, testimoniando un approccio circolare che tutela i ghiacciai e – al contempo – riduce l’impatto ambientale dell’industria della moda.

L’opera fotografica

Infine, l’opera fotografica Dall’infinito alla creazione, che cattura la maestosità e la fragilità dei ghiacciai, e Le declinazioni internazionali del Terzo Paradiso che restituiscono l’eco di un’utopia concreta, che prende forma attraverso comunità, scuole, città, relazioni. Con la sua visione da sempre votata all’impegno civile e ambientale, Pistoletto – candidato dalla Fondazione Gorbaciov al Nobel per la Pace 2025 – rinnova così il dialogo tra arte, scienza e comunità.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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