Dieci giornate, il racconto itinerante nei luoghi dell’insurrezione

«Quel giorno che abbiamo detto no»: una rappresentazione teatrale che racconta le X giornate di Brescia per ricordare le guerre di ieri e di oggi. L’evento, promosso dalla Confraternita della Madonna delle Consolazioni, fondata a Brescia nel 1612, si struttura come una pièce teatrale itinerante sui luoghi delle Dieci giornate, l’insurrezione popolare dei bresciani contro gli austriaci, avvenuta nel 1849. La rappresentazione comincerà alle 20.45 di sabato 27 settembre, con partenza dalla statua della Bella Italia in piazza Loggia: proseguirà poi nelle vie adiacenti fino a piazzetta Tito Speri e alla chiesetta della Madonna delle Consolazioni, che all’epoca dell’insurrezione si trovava proprio sulla linea delle barricate. Nel santuario si svolgerà l’evento in caso di pioggia.
Il testo
La rappresentazione è stata scritta da Vittorio Nichilo e sarà interpretata dagli attori Emanuela Biancardi e Mirko Signorelli, accompagnati dalla chitarra di Renato Bertelli. «È un omaggio a quelle Dieci giornate di Brescia in cui tutto un popolo seppe dire no ad un sistema che riteneva ingiusto ed oppressivo – spiega l’autore Nichilo –. Un evento la cui memoria si è andata sbiadendo nel tempo. La formula che ho scelto per sviluppare il testo mi è stata ispirata da un caro amico: partendo dalle lapidi dei caduti del 1849 in piazzetta Tito Speri, ho ridato loro vita come nelle celebri poesie di Spoon River. Arrivando poi da una formazione teatrale legata al teatro sociale e di strada, ai tempi dell’università, con il professor Claudio Bernardi, ho condiviso poi, con gli attori ed il musicista, una narrazione quanto più possibile vicina a quella dei cantastorie che un tempo portavano in giro notizie di cronaca, liete e meno liete. E gli artisti hanno saputo interpretare alla perfezione questa mia visione anzi hanno dato corpo a parole che, dalla carta, sono tornate ad essere carne viva, sentimento pulsante. La formula itinerante rientra proprio in questa logica, oltre a quella di passare nei luoghi dove effettivamente si svolsero le Dieci giornate, partendo da quella piazza Loggia a cui una serie di eventi storici nei secoli hanno conferito il ruolo di cuore democratico e simbolico della città»
Guerre di ieri e di oggi
Il ricordo delle Dieci giornate serve «anche per ricordare le vittime recenti delle gravi ed ingiuste guerre che stanno insanguinando il mondo, proprio rievocando tutte quelle persone trucidate durante i fatti del 1849», ha spiegato Piero Mosconi, presidente della Confraternita. Glli fa eco l’autore Vittorio Nichilo: «Quelle tragiche vicende sono in questo momento un severo monito a riflettere sulle tragedie di questi mesi, dall’Ucraina a Gaza in primis, per non parlare delle tante guerre dimenticate, dove a farne le spese, ora come allora, sono popoli inermi».
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