Per vendemmiar di maggio
L’antico nome del mese, «mas», oggi è del tutto dimenticato. Molti dialettofoni oggi gli preferiscono «màgio»

Da «mas» deriva «mazèng», il fieno tagliato a maggio - Foto Pexels © www.giornaledibrescia.it
Maggio risveglia i nidi, / maggio risveglia i cuori; / porta le ortiche e i fiori, / i serpi e l’usignol, cantava Giosue Carducci. Più prosaicamente mio nonno materno, quando ammazzava il maiale, metteva da parte una bella pancetta che conservava per el mas long, per il «maggio lungo». E io mi chiedevo perché maggio fosse «lungo», visto che tra i mesi non è il solo ad avere trentun giorni. Ancora oggi la questione è per me misteriosa e irrisolta (anche se una mezza idea ce l’avrei). Lo «spettro»
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