Mostra del Cinema di Venezia, Sorrentino: «Il mio film su amore e subbio»
Enrico Danesi
Il regista ha raccontato in conferenza stampa come l’ispirazione della storia sia nata dal «Decalogo» cinematografico di Kieslowski e dalla grazia che Mattarella ha concesso ad un uomo che aveva ucciso la moglie malata di Alzheimer

Il regista Paolo Sorrentino con Anna Ferzetti e Toni Servillo - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Un film sulle «conseguenze dell’amore», a voler riprendere il titolo di uno dei lavori più intensi di Paolo Sorrentino, guarda caso anch’esso interpretato da Toni Servillo. Ma con dentro molto altro, perché c’entrano la grazia del titolo (con doppia valenza, giuridica e personale), l’esercizio del dubbio inscindibilmente legato alla responsabilità, i rapporti tra persone che sono rapporti di potere. Era attesissimo «La grazia», circondato dal mistero che Sorrentino stesso aveva voluto assegnargl
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