Mostra Raffaello al Met, ci sarà anche un’opera in prestito da Brescia

Con prestiti provenienti dai maggiori musei del mondo, il Met di New York si prepara a puntare i riflettori sul genio di Raffaello: 200 tra i più importanti disegni, dipinti, e arazzi creati da questa figura centrale del Rinascimento italiano saranno al centro di Raphael: Sublime Poetry, una rassegna messa in programma dal museo sulla Fifth Avenue dal 29 marzo al 28 giugno 2026.
Il mistero sull’opera bresciana in prestito

Tra le opere d’arte in mostra ce ne sarà di sicuro una in prestito da Brescia, ma non è dato sapere quale, per ora. A domanda precisa, da Fondazione Brescia Musei fanno sapere di non essere autorizzati a comunicare di quale capolavoro si tratti.
Probabilmente si tratta dell’«Angelo» di Raffaello, esposto alla Pinacoteca Tosio Martinengo, che fin dal 1930 ha girato il mondo in diverse esposizioni ed è una delle tele più prestate del patrimonio bresciano. Il dipinto è così pregiato che viene chiesto in prestito anno sì e anno no.
Già nel 1930, infatti, fu spedito a Londra per la «Exhibition of Italian art», mentre sette anni dopo fu prestato a Roma. Nel 1948 fu quindi a Zurigo e quasi quarant’anni dopo, nel 1983, volò a Parigi. Fu anche a Tokyo (nel 2013), a Mosca (nel 2016) e a Beijing (nel 2012). E nel 2017 lo accolsero i Paesi Bassi.

Un’altra ipotesi contempla «Il Cristo redentore benedicente», ma al momento i funzionari di Fondazione Brescia Musei mantengono il riserbo.
Tra gli indizi che portano a pensare a queste due tavole c’è un post pubblicato su Facebook venti giorni fa dal centro di conservazione e restauro La Venaria Reale. Nelle foto si vedono entrambe le opere d’arte, che in Pinacoteca vengono sottoposte a nuove indagini non invasive che hanno portato alla luce dettagli inediti: «disegni sottostanti, tecniche pittoriche differenti e l’utilizzo del blu egizio in ambito rinascimentale». Che si tratti di un ultimo ritocco prima del prestito, magari doppio?
La mostra
La mostra sarà la prima monografica negli Stati Uniti ed esplorerà l'intera parabola della vita e della carriera dell'artista di Urbino: dagli inizi nelle Marche dove il padre era pittore di corte, agli anni fiorentini in cui Raffaello cominciò a imporsi come pari di Leonardo e Michelangelo, fino all'ultimo decennio trascorso alla corte papale. Accanto ai capolavori più celebri saranno esposti tesori raramente visibili, capaci di rivelare l'eccezionale forza creativa del pittore.
«Questa mostra senza precedenti offrirà uno sguardo innovativo sul genio e sull'eredità di Raffaello, ha detto il direttore del Met, Max Hollein, sottolinando le difficoltà dell'impresa: «I visitatori avranno un'opportunità eccezionalmente rara di ammirarne la gamma creativa attraverso alcune delle opere più iconiche e difficilmente prestabili provenienti da tutto il mondo, molte mai riunite prima d'ora».
Sette anni di preparazione
Tra i pezzi forti ci saranno la Madonna Alba dalla National Gallery of Art accanto ai disegni preparatori del museo di Lille, e il ritratto di Baldassarre Castiglione, oggi al Louvre, considerato universalmente uno dei più grandi del Rinascimento.
Tra le istituzioni che hanno aperto le proprie collezioni ci sono l'Accademia Carrara di Bergamo, la Galleria Borghese, le Gallerie Nazionali Barberini Corsini, la Galleria Nazionale delle Marche di Urbino e la Galleria Nazionale dell'Umbria, la Pinacoteca di Bologna, la Fondazione Brescia Musei, gli Uffizi e i Musei Vaticani. E poi, l'Albertina di Vienna, il British Museum, l'Ashmolean di Oxford e il Prado, oltre al Louvre e alla National Gallery.
Ci sono voluti sette anni per mettere insieme la mostra: «È stata l'occasione straordinaria per ridefinire la mia comprensione di questo artista monumentale» ha detto Carmen Bambach, curatrice del Dipartimento Disegni e Stampe che ha già portato al Met i disegni di Leonardo e quelli di Michelangelo. La mostra sarà organizzata in ordine cronologico, seguendo la vita e la carriera dell'artista, con sezioni tematiche dedicate allo sviluppo di idee e iconografia. Verranno inclusi i risultati delle più recenti scoperte scientifiche, mentre particolare attenzione sarà dedicata alla rappresentazione delle donne, dal pionieristico uso di modelle nude ai ritratti carichi di sensibilità delle Madonne col Bambino.
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