Quando l’arte incontra la democrazia: la mostra di Dhoino su De Gasperi
«Ho visto Dio soffiare sul prato»: è con queste parole che l’artista bresciano Dhoino presenta la sua mostra «Democracy». Un’installazione che unisce arte e democrazia per rendere omaggio ad Alcide De Gasperi. Il progetto, presentato ieri nell’Area 12 Hub a Brescia, è frutto della collaborazione con Storigami Editore e Area 12 Hub, e del lungo lavoro di Andrea Dritta, Aurelia Alberti e del presidente dell’Associazione dei giornalisti europei, Paolo Magagnotti.
La mostra
La mostra, di cui al momento è presente solo l’anteprima, sarà un’esperienza multisensoriale: un prato verde che rappresenta in modo simbolico la democrazia e sopra cui i visitatori potranno spargere semi, contenuti audiovisivi, impianti sonori e 21 fotografie inedite di De Gasperi che saranno proiettate su lastre di plexiglass alte due metri.

Tra Brescia e l’Europa
«Democracy» nasce a Brescia, ma vuole allagarsi a tutta Europa. L’obiettivo è infatti quello di portarla in ogni capitale europea attraverso un itinerario di 3 anni che partirà da Bruxelles e si concluderà a Roma. Il progetto sarà per questo motivo presentato il 2 ottobre nella sede del Parlamento europeo a Vienna e il 3 all’Ambasciata italiana, davanti a 350 giornalisti: «Ci auguriamo di far conoscere questo progetto a più persone e diffonderne il significato: un grido che perde ogni connotazione politica e diventa un insegnamento per le nuove generazioni».
La mostra diventa così un progetto d’arte in movimento che potrà essere seguito in diretta sulla pagina Instagram «Breath.Democracy». A sostenere il progetto sarà Paolo Magagnotti che che devolverà il ricavato del suo ultimo libro «Cinquanta Voci» alla realizzazione delle mostre nelle capitali europee.
La scintilla
«L’idea del progetto è nata qualche anno fa dall’incontro con Magagnotti – racconta Dhoino –. Mi ha parlato di De Gasperi, delle sue vicende e dei suoi aneddoti. L’entusiasmo è stato immediato. Da lì è nata “Democracy”».
Tra passione e difficoltà
La passione di Dhoino inizia all’età di 5 anni quando la maestra chiese alla classe di fare un disegno. «Venendo da una famiglia povera, ricordo che in casa avevo solo tre colori: il nero, il grigio e il verde.

Così disegnai un prato con la nebbia. La maestra mi strappò il disegno davanti agli occhi e io mi misi a piangere. Da allora, per anni, non ho più ripreso una penna in mano», confessa. La svolta è avvenuta solo di recente, grazie anche al sostegno di Aurelia Alberti: «Ho ripreso quei tre colori e ho disegnato di nuovo un prato con la nebbia».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.