Al Castello di Padernello una rara visita alla torre inaccessibile
Il Castello di Padernello apre la torre inaccessibile e accompagna i visitatori in un viaggio nel tempo tra storia e bellezza. Per la seconda volta, la Fondazione Castello di Padernello ha aperto al pubblico il mastio che domina il celebre maniero della bassa bresciana. Un’occasione che una quindicina di visitatori hanno potuto vivere oggi pomeriggio salendo i quattro livelli della torre e ammirando da vicino le stanze perfettamente conservate grazie al costante lavoro di tutela e valorizzazione portato avanti dalla Fondazione.
A guidare la visita è stata Silvia Moretti, operatrice culturale museale del Castello di Padernello, che ha accompagnato i partecipanti in un viaggio tra architettura, storia e aneddoti, raccontando con precisione e passione i segreti degli ambienti interni e delle persone che, nei secoli, li hanno abitati. «La visita al castello e al mastio è un momento speciale per poter conoscere il contesto del castello ma anche la vita precedente che ha avuto – ha spiegato Moretti –. Tutto è iniziato da questa torre maestra: grazie a questa visita abbiamo la possibilità di scoprire come era fatta, come è nata e le sue caratteristiche peculiari».
La storia del castello
Il Castello di Padernello nasce verso la fine del Trecento, quando la famiglia Martinengo, di origine bergamasca, acquistò le terre nel settembre del 1391. È un perfetto esempio di architettura fortificata lombarda: la struttura in mattoni rossi e il fossato che lo circonda conservano intatta l’atmosfera medievale che lo contraddistingue.
Dopo il declino della nobile famiglia Martinengo, il castello passò di mano più volte, fino a essere abbandonato nel corso del Novecento. Solo grazie all’intervento della Fondazione Castello di Padernello, il maniero ha ritrovato nuova vita, trasformandosi in un centro culturale vivo e dinamico, sostenuto da un lungo e accurato lavoro di restauro e valorizzazione.
Salendo le quattro rampe di scale del mastio, si attraversano diversi ambienti: dai corridori che conducono alle stanze un tempo destinate alla servitù fino alla stanza del ’500, oggi oggetto di un accurato progetto di recupero da parte della Fondazione (così come le scuderie), che mira a restituire al pubblico l’aspetto originario.
Il terzo e ultimo appuntamento per visitare la torre, insieme alla tradizionale visita guidata al castello, è in programma sabato 15 novembre, un’ulteriore opportunità per scoprire da vicino uno dei luoghi più affascinanti della provincia di Brescia.
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