Cultura

Sagra Fagiana in Castello, Estetista Cinica: «Il mio amore per Brescia è fortissimo»

L'imprenditrice Cristina Fogazzi racconta perché ha scelto di organizzare la quattro giorni. Attesi Mattia Stanga e Paola Turani
Cristina Fogazzi
Cristina Fogazzi
AA

Al Belvedere in Castello ci arriverà direttamente dal red carpet di Venezia, dopo aver dismesso i panni della diva (ma stavolta senza piume di struzzo). «Lì non senti l’emozione, segui l’organizzazione, ma poi torni a casa e ripensandoci piangi». Cristina Fogazzi, imprenditrice bresciana doc (viene da Sarezzo), racconta così la sua esperienza di ospite alla Mostra del Cinema di Venezia, che replicherà anche quest’anno proprio prima di inaugurare i giorni della Sagra Fagiana.

L’evento targato Estetista Cinica e VeraLab arriverà in Castello dall’1 al 4 settembre 2022, con una quattro giorni dedicata ai suoi prodotti cosmetici ma, in fondo, pensata per valorizzare Brescia, in cui Fogazzi ha lasciato un pezzo di cuore, in cui torna regolarmente e in cui sta pensando di aprire un negozio flagship. Non sa ancora dove né quando, ma il sogno è il centro storico, tra Corso Zanardelli e via X Giornate.

La Sagra Fagiana partirà dunque giovedì sera, aprendo i battenti dalle 18 alle 23, e il suo Beauty Truck ecologico resterà in Castello per quattro giorni. Si concluderà così il suo tour «Bellezze al Museo», tra giochi, spettacoli e concorsi a premi, come la Caccia al Tesoro Fagiano in programma domenica 4 settembre alle 10.30. Le previsioni di affluenza sono già più che rosee: l’organizzazione aveva pensato a una convenzione con il Centro Paolo VI, che è già soldout come l’Hotel Vittoria, e ha dovuto stipularne una nuova anche con il nuovo Hotel B&B in piazzale Cremona.

Cristina, questa Sagra Fagiana sarà un bel volano per Bergamo e Brescia Capitale della Cultura…

Grazie! Sì, ne sono convinta. Già l’anno scorso avevo organizzato l’evento con la mappa per un itinerario ad hoc su Brescia. Nessuno mi ha ringraziato. Non era a scopo di lucro, è semplicemente qualcosa che ho fatto volentieri. Perché anche se il pretesto è il mio furgoncino di prodotti in vendita (il Beauty Truck), quello non è l’obiettivo. VeraLab vende online. La volontà è valorizzare la città. Ma non mi interessa la riconoscenza: io continuo a farlo perché voglio farlo. La Sagra Fagiana la penso come se fosse un teaser: ho pensato fosse giusto far parlare di Brescia prima del 2023, mettendola nelle orecchie della gente! Uno magari non viene stavolta, ma sentendo «Brescia di qua, Brescia di là» alla fine si decide a passare.

Il furgoncino ecologico con i prodotti di Estetista Cinica
Il furgoncino ecologico con i prodotti di Estetista Cinica

La valorizzazione di Brescia (e la normalizzazione dell’accento) sta avvenendo anche grazie a lei e agli altri influencer bresciani, come Mattia Stanga. Trova che la città stia acquisendo una nuova percezione?

Certamente. E pensa che Mattia passerà! L’1 settembre sarà in Castello a bere qualcosa. Idem Paola Turani, che probabilmente passerà domenica. Non vengono perché qualcuno li paga, ma semplicemente perché sanno che saremo lì e gli va di passare. Non sempre l’ottica è il lucro: si tratta di amicizia.

Che è un po’ il suo approccio ai social?

Completamente: siamo influencer, ma prima di tutto persone. In questo senso sono anche contenta di portare i due spettacoli in programma durante la Sagra, «L’amico di tutti» di Paolo Camilli e «Ho fatto il classico» di Pierluca Mariti: li stimo molto. Trovo il loro lavoro bello e interessante ed è assurdo che fuori dalla rete non trovino uno spazio istituzionale. Camilli ebbe anche un problema con un sindaco veneto perché nello spettacolo si parla di gender. Mentre per me è un orgoglio portarlo a Brescia. Lo faccio per il territorio, perché il mio amore per la città è fortissimo. Potevo fare la Sagra a Milano? Certo. E invece la faccio a Brescia.

Cosa si aspetta dalle giornate? 

Sono un po’ spaventata: spero riusciremo a gestirle, perché sarà impegnativo. E non voglio pensare alla pioggia. Non piove da tre mesi. Speriamo non lo faccia in quei giorni.

Il successo di Estetista Cinica degli ultimi anni è stato travolgente: cosa vorrebbe trasmettere più di tutto?

Non ho un obiettivo predefinito. Comunico e trasmetto la mia azienda di cosmetici, ma anche me come persona, che è quello che trasmetterei durante una chiacchierata a un tavolo. Non ho nessuno che mi dica cosa fare. Sono sempre spontanea. Così spontanea che a un certo punto ho capito che non potevo più parlare come al bar: le mie parole il giorno dopo finivano sul giornale. Che è un problema di molte persone che hanno acquisito una grande audience durante la pandemia. Non c’è stato tempo di accorgersi cosa stesse accadendo. Si era abituati a pubblici più ristretti e a fare esternazioni che si pensavano “intime”. Quando passi da 100mila follower a un milione di seguaci ciò che dici ha un peso diverso. Mi sono responsabilizzata. 

La sua community è forte, coesa e ha un’identità abbastanza precisa: cosa apprezza di più nel suo pubblico?

Sono donne con cui prenderei sempre volentieri un caffè. Difficilmente trovo voci che non mi piacciono. Sono persone interessanti e interessate ai temi che tratto. Io mi sono posta in un determinato modo e stimolo di conseguenza un tipo di discussione precisa. È piacevole leggere le loro visioni, che sono sempre acute. Sono tutte donne pensanti, immerse negli stessi problemi. Io sono privilegiata, ma non sono nata nel privilegio: i problemi quotidiani mi sono chiari.

Icona Newsletter

@I bresciani siamo noi

Brescia la forte, Brescia la ferrea: volti, persone e storie nella Leonessa d’Italia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato