Cultura

In coda al caldo per Blanco: fan accampati nel parcheggio del Morato

Ombrellini per proteggersi dal sole (finché dura) e coperte: decine di ragazzi già in via San Zeno in attesa del concerto del cantante bresciano
  • Fan nel parcheggio del Teatro Morato in attesa del concerto di Blanco
    Fan nel parcheggio del Teatro Morato in attesa del concerto di Blanco
  • Fan nel parcheggio del Teatro Morato in attesa del concerto di Blanco
    Fan nel parcheggio del Teatro Morato in attesa del concerto di Blanco
  • Fan nel parcheggio del Teatro Morato in attesa del concerto di Blanco
    Fan nel parcheggio del Teatro Morato in attesa del concerto di Blanco
  • Fan nel parcheggio del Teatro Morato in attesa del concerto di Blanco
    Fan nel parcheggio del Teatro Morato in attesa del concerto di Blanco
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Sono arrivati di prima mattina, determinati a vedere da vicino il loro idolo. In gran parte ragazze, sono i fan di Blanco, già accampati e in coda da ore nel parcheggio del Gran Teatro Morato in via San Zeno in città, pronti per il concerto di stasera. Si tratta della prima delle due date - stasera e domani - che il cantante di Calvagese ha in programma nella sua Brescia. Entrambe sono sold out e nell’aria l’elettricità non manca. Dopo i palchi internazionali di Sanremo e Eurovision, stasera per la prima volta Riccardo Fabbriconi, 19 anni, si esibirà nella sua città.

Ombrellini pieghevoli aperti per proteggersi dai raggi del sole (finché dura), zainetti con le scorte di acqua, i ragazzi sono attrezzati con coperte e teli mare per stare seduti a terra: hanno davanti diverse ore di attesa, al caldo. Qualcuno è al suo primo concerto.

Il live inizia alle 21 e i cancelli apriranno prima, è evidente che l’obiettivo non è per forza correre per stare in prima fila: i posti sono per la maggior parte assegnati. Probabilmente la molla è scattata soprattutto per l’entusiasmo, l’atmosfera, l’adrenalina, la voglia di stare insieme dopo tanti mesi di limitazioni. Forse basterebbe loro anche solo vederlo passare e strappare un selfie o un saluto. Intanto, i fan ingannano l’attesa cantando: un concerto nel concerto, che sa di normalità ritrovata.

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