Arte

Cosa aspettarsi dalla mostra sui Macchiaioli a Brescia

Dal 20 gennaio al 9 giugno 2024 Palazzo Martinengo in via Musei 30 ospiterà l'esposizione di più di 100 opere
I Macchiaioli in mostra a Palazzo Martinengo
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La poetica macchiaiola arriva a Brescia grazie agli Amici di Palazzo Martinengo: con il patrocinio del Comune di Brescia, della Provincia e della Fondazione Provincia di Brescia Eventi, dal 20 gennaio al 9 giugno 2024 Palazzo Martinengo in via Musei 30 ospiterà infatti la grande esposizione «I macchiaioli», gruppo di artisti perlopiù toscani il cui lavoro si concentrò nella seconda metà dell’Ottocento.

La mostra, attraverso un centinaio di opere, vuole permettere al pubblico di ripercorrere la corrente attraverso dipinti e grafiche, ma soprattutto - come hanno spiegato i curatori Francesca Dini e Davide Dotti - tenta un ribaltamento della concezione rispetto ai Macchiaioli, che secondo Dini e Dotti dovrebbero essere nuovamente considerati avanguardia.

I curatori

  • L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»
    L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»
  • L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»
    L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»
  • L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»
    L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»
  • L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»
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  • L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»
    L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»
  • L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»
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  • L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»
    L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»
  • L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»
    L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»
  • L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»
    L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»
  • L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»
    L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»
  • L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»
    L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»
  • L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»
    L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»
  • L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»
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  • L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»
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  • L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»
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  • L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»
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  • L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»
    L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»
  • L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»
    L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»
  • L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»
    L'anteprima a Palazzo Martinengo sulla mostra «I macchiaioli»

Francesca Dini in particolare li studia da quarant’anni e conosce quella che Dotti definisce «la mappa del tesoro», ovvero la distribuzione delle opere nelle collezioni private. «Questa mostra, rispetto a quelle più recenti, è ambiziosa perché vuole riaffermare una verità: i Macchiaioli sono stati un’avanguardia nell’Europa della seconda metà dell’Ottocento. Siamo partiti da lì: riposizionandoli nel percorso evolutivo dell’arte si può ripartire con nuove domande», spiega Dini. Come avanguardia dirompente non erano però distruttivi, ma costruttivi, chiarisce: volevano donare una nuova arte più moderna alla nascente Italia, passando anche dai campi di battaglia.

Le opere

Più di cento opere - tra cui quelle di Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Telemaco Signorini, Vincenzo Cabianca e Odoardo Borrani - sono collocate lungo un percorso spalmato in dieci sezioni. Ogni sezione presenta delle opere chiave per comprendere la corrente e per apprezzare il progressismo della tecnica pittorica fatta di macchie di colore e chiaroscuri che creano contrasti d’impatto. Tra i capolavori che non passano inosservati vi sono «Le cucitrici di camicie rosse» di Odoardo Borrani (protagonista anche della copertina del catalogo della mostra edito da Silvana Editoriale), «I fidanzati» di Silvestro Lega e «La raccolta del fieno in Maremma» di Giovanni Fattori.

Nel percorso sono presenti anche i Macchiaioli di seconda generazione, e non solo i «vecchi fanciulli Macchiaioli», come definiva la critica e giornalista d’arte livornese Anna Franchi i padri di questa corrente, per arrivare agli inizi del Novecento e alle incisioni fattoriane, una novità curatoriale che aggiunge una parte di grafica al corpo di opere prevalentemente pittorico.

La mostra sarà visibile fino al 9 giugno 2024 dal mercoledì al venerdì dalle 9 alle 17, mentre sabato, domenica e festivi l’orario di apertura è dalle 10 alle 20. Il biglietto intero, con audio-guida, costa 14 euro (12 il ridotto). Le informazioni si trovano su www.amicimartinengo.it o possono essere richieste a mostre@amicimartinengo.it.

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