Cultura

Coma_Cose a Sanremo 2023: «Siamo felicissimi di questa seconda occasione»

Il bresciano Fausto Zanardelli dei Coma_Cose è raggiante. Con California è stato selezionato per il palco dell'Ariston
I Coma_Cose torneranno a Sanremo nel 2023 - Foto © Mattia Guolo
I Coma_Cose torneranno a Sanremo nel 2023 - Foto © Mattia Guolo
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«Incredibile, di questa seconda occasione siamo felicissimi». Fausto Zanardelli è raggiante: con i suoi Coma_Cose torna al Festival di Sanremo.

E vale la pena di fare uno, anzi due salti indietro. Primi di marzo 2021. Il combo Fausto Lama-California, per il pubblico di mamma Rai, è un oggetto semisconosciuto, ma il Festival pandemico, blindato e senza spettatori in teatro, si rivela essere il passaggio della definitiva consacrazione per il duo, formato dagli artisti registrati all’anagrafe come Fausto Zanardelli, oggi 41enne, salodiano, e Francesca Mesiano, 32 anni, da Pordenone. Nella competizione vinta dai Måneskin, la loro «Fiamme negli occhi» fa un figurone.

Per i due, l’unico dispiacere è quello di vivere la rassegna senza ciò che la rende unica: il contorno oltre le esibizioni, le persone per strada, l’atmosfera. Insomma, tutto ciò che rende la settimana di Sanremo quel tempo magico, «fuori dal mondo» e al contempo «al centro del mondo» che tutti conoscono. Ma non c’è da scherzare, il Covid fa troppa paura. Poco conta la ventesima posizione nella classifica finale. I Coma_Cose assumono lo status di realtà solida e concreta del pop italiano.

Febbraio 2022. Il Festival ritrova il pubblico. Lo scettro passa dalle mani dei Måneskin a quelle del bresciano Blanco, in coppia con Mahmood. Fausto e Cali sono pronti a tornare in qualità di ospiti sul palco della nave Costa Toscana, ma risultano positivi al coronavirus. Altro scherzo del destino, lo showcase salta. Non si arresta tuttavia l’ascesa del combo. Lo scorso 4 novembre è uscito il nuovo album, «Un meraviglioso modo di salvarsi». Che, post-Festival, sarà di certo oggetto di riedizione, con l’aggiunta (almeno) del brano in gara all’Ariston.

«Incredibile, incredibile davvero - commenta Zanardelli, raggiunto una manciata di minuti dopo il tele-annuncio di Amadeus -. Lo abbiamo saputo dal tg. Il nostro nome è arrivato per penultimo, e francamente non ci speravamo più. Anche perché, certo, la nostra canzone era nell’orbita, come però altre mille altre. Siamo esplosi in una reazione di entusiasmo... fragoroso». E adesso? «È una seconda possibilità, con la consapevolezza che la prima era andata bene. Ci sono quindi pro e contro. Non resta che rimboccarsi le maniche. Ci proporremo in una chiave diversa rispetto a quella del 2021. Pur restando noi stessi. Cosa che, peraltro, ci contraddistingue dal giorno zero».

E, stavolta, per i Coma_Cose, Sanremo sarà davvero Sanremo.

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