Cultura

Tornano i Coma_Cose: «Dopo la pausa ritroviamo un baricentro»

California e il bresciano Fausto Lama parlano del loro nuovo album, «Un meraviglioso modo di salvarsi»
Fausto Lama e California - Foto Enrico Luoni
Fausto Lama e California - Foto Enrico Luoni
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I Coma_Cose, duo rivelazione del Festival di Sanremo 2021 con il brano «Fiamme negli occhi» (doppio disco di platino), annunciano l’uscita di «Un meraviglioso modo di salvarsi», l’album, in arrivo venerdì 4 novembre per Asian Fake/ Epic Records Italy/ Sony Music Italy. Con l’originalità che contraddistingue i Coma_Cose, «Un meraviglioso modo di salvarsi» - scritto da California e dal bresciano Fausto Lama con Fabio Dalè e Carlo Frigerio e prodotto da Mamakass e Fausto Lama - è un album che racconta l’evoluzione artistica e personale del duo, presentando una chiara fotografia della loro musica oggi. Un lavoro intenso e intimo, in cui il duo riflette su come vivere i rapporti, soprattutto quelli di coppia, in una società egocentrica che dà difficilmente modo di relazionarsi con le differenze dell’altro.

Come nasce il disco

«Il disco è una sorta di diario, un insieme di appunti e suggestioni musicali, che spontaneamente sono diventati canzoni - raccontano i due artisti, insieme dal 2016 -. All’apice della nostra esposizione, dopo il riscontro positivo del Festival di Sanremo, e un tour tutto sold-out, a fine 2021 siamo spariti». «Sentivamo - spiegano - che c’era qualcosa da sistemare, in primis dentro di noi e successivamente tra di noi. Ci siamo sentiti fragili e ci siamo interrogati su tutti quei conflitti che ci circondano, sul senso delle cose in una contemporaneità che grida pietà sul "troppo di tutto" e inevitabilmente ci siamo chiesti: che senso ha oggi fare musica?»

Il titolo del disco, anticipato dal singolo «Chiamami», sottende una domanda, che si formula così: «Ammettere che c’è qualcosa da sistemare per noi è il punto di partenza da cui costruire un dialogo con il pubblico, ci siamo messi a nudo, abbiamo parlato di noi e analizzato quello che ci circonda, e la risposta forse l’abbiamo trovata alla fine del disco, riassaporando ogni giorno dell’ultimo anno. Parte del processo è stato allontanarci da tutto, spegnere i social, ritrovare il nostro baricentro, ma così come non esiste un solo punto di arrivo, così non esiste un unico modo di salvarsi, ognuno - concludono i due artisti - deve cercare il suo e questo disco è solo un piccolo invito a rallentare e provare a capire cosa ci può far stare davvero meglio».

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