Cultura

Ceruti, presentate le nuove opere in Pinacoteca in attesa della mostra a Santa Giulia nel 2023

Alla Tosio Martinengo si aggiunge il «Pitocco seduto», preludio d’un 2023 all'insegna di Capitale della cultura
  • Presentate le nuove opere del Ceruti in Pinacoteca
    Presentate le nuove opere del Ceruti in Pinacoteca
  • Presentate le nuove opere del Ceruti in Pinacoteca
    Presentate le nuove opere del Ceruti in Pinacoteca
  • Presentate le nuove opere del Ceruti in Pinacoteca
    Presentate le nuove opere del Ceruti in Pinacoteca
  • Presentate le nuove opere del Ceruti in Pinacoteca
    Presentate le nuove opere del Ceruti in Pinacoteca
  • Presentate le nuove opere del Ceruti in Pinacoteca
    Presentate le nuove opere del Ceruti in Pinacoteca
  • Presentate le nuove opere del Ceruti in Pinacoteca
    Presentate le nuove opere del Ceruti in Pinacoteca
  • Presentate le nuove opere del Ceruti in Pinacoteca
    Presentate le nuove opere del Ceruti in Pinacoteca
  • Presentate le nuove opere del Ceruti in Pinacoteca
    Presentate le nuove opere del Ceruti in Pinacoteca
  • Presentate le nuove opere del Ceruti in Pinacoteca
    Presentate le nuove opere del Ceruti in Pinacoteca
AA

Un «Benvenuto» al volto nuovo, intenso e dignitoso nella miseria di un abbigliamento di stracci che, arricchendo nella Pinacoteca Tosio Martinengo la peculiare dotazione dell’opera di Giacomo Ceruti, prepara la città alla grande mostra della Capitale della Cultura. Il «Pitocco seduto», olio su tela riconducibile agli ultimi anni del soggiorno a Brescia del pittore degli umili (1730- 1735 circa), si mette in dialogo con i dipinti della sala dedicata al ciclo «pauperistico», grazie al deposito a lungo termine, concesso per cinque anni in forma anonima da una collezione privata cittadina.

Ritrovato

Non era più stato visto in pubblico dopo le mostre del 1935 a Brescia e del 1953 a Milano e prende momentaneamente il posto della «Lavandaia» ospite fino al 12 febbraio a Roma, nelle Gallerie Nazionali di Arte Antica. Sarà esposto tra i capolavori della grande mostra «Giacomo Ceruti nell’Europa del Settecento», dedicata alla figura poliedrica dell’artista, tra lo sguardo rivolto negli anni bresciani alla folla dei diseredati e negletti, i grandi ritratti nobiliari del soggiorno veneto e le opere della maturità. Coprodotta dalla Fondazione Brescia Musei e dal Getty Center di Los Angeles, la mostra sarà la grande attrazione artistica dei primi mesi dell’anno al Museo di Santa Giulia, dal 14 febbraio al 28 maggio, prima di prendere il volo per la California, dove è attesa a partire dal 18 luglio.

«Una dotazione che il mondo ci invidia»

Con 16 opere di Ceruti presenti nellla sua collezione, la Pinacoteca è un riferimento privilegiato per la conoscenza di questo artista che «innesta qualcosa di nuovo nella tradizione della realtà» con sguardo rispettoso e attento, libero dai toni grotteschi di certa pittura di genere del suo tempo. Roberta D’Adda, curatrice della Pinacoteca Tosio Martinengo e impegnata nell’allestimento della mostra con Francesco Frangi e Alessandro Morandotti, rileva la peculiarità di una dotazione che «ci invidiano nel mondo», essendo il Ceruti poco presente nei musei a causa della sua tardiva riscoperta. La concessione della nuova opera in deposito conferma una particolare attitudine del collezionismo privato a considerare il «valore civico del patrimonio d’arte», secondo la sottolineatura di Francesca Bazoli, presidente della Fondazione Brescia Musei impegnata oggi a rendere «costantemente attrattiva» la Pinacoteca nata da un duplice dono alla città: della collezione di Paolo e Paolina Tosio e del palazzo di Leopardo Martinengo.

Formula «andata e ritorno»

La frequentazione è in grande crescita, ha rilevato l’assessore alla Cultura e vicesindaco Laura Castelletti, nei «nostri musei sempre più vivaci», anche per l’arrivo dei tanti «ospiti illustri» di cui ha dato conto il direttore della Fondazione Brescia Musei, Stefano Karadjov. Ben tredici grandi opere sono giunte a Brescia dall’inizio di gennaio (su cento stabilmente esposte), per una proposta sempre nuova, con progetti specifici di attività per il pubblico legate alla formula «Andata e Ritorno», con prestiti collegati all’arrivo di opere ospiti. Dallo scorso settembre al prossimo febbraio, sono in Pinacoteca il «Ritratto di uomo con rosario» di Lorenzo Lotto, in dialogo con altri ritratti della grande pittura del Cinquecento, messo a disposizione dal museo danese Nivaagaards Malerisamling e le tempere su tavola di Vincenzo Foppa dedicate a San Giovanni Battista e Santo Stefano, concesse in prestito da Bper Banca, mentre i due grandi leoni scolpiti da Domenico Ghidoni, di proprietà della Fondazione Ugo Da Como, accolgono i visitatori all’ingresso.

Anche teatro e danza

Guardando al 2023, nella rete delle collaborazioni si coinvolgono discipline diverse attraverso il progetto «Arti+»: il teatro, con monologhi previsti «in scena» tra gennaio e febbraio, appositamente concepiti per gli spazi della Pinacoteca a cura del Ctb, dal drammaturgo Fabrizio Sinisi e dal regista Claudio Autelli; la danza, con le performance di Aterballetto, dal 3 al 5 marzo. A Giacomo Ceruti è rivolto il ciclo di incontri in avvio da giovedì 10 novembre alle 18 nell’auditorium del Museo di Santa Giulia, con appuntamenti successivi il 21 e il 24 novembre e il 1 dicembre. Iscrizioni a: cup@bresciamusei.com (tel. 030.2977833-834).

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia