Cucina

Vongole, protagoniste delle tavole: i consigli per sceglierle

La richiesta è alta in questo periodo: Fedagripesca-Confcooperative dà qualche consiglio
Vongole - © www.giornaledibrescia.it
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Tutti a lezione di vongole, un piatto molto amato dagli italiani, sopratutto nel periodo di Natale. Secondo un'indagine di Fedagripesca-Confcooperative oltre il 70% fa acquisti e consumi senza sapere le differenze tra le tre specie presenti oggi sul mercato.

Ci sono le veraci filippine che, nonostante il nome sono italianissime, come anche i lupini piccoli e saporiti pescati in Adriatico; e poi ancora quelle del Pacifico caratterizzate da una macchia nera sul guscio pescate in Vietnam e nella Cina del sud.

Del resto il rischio che sotto le feste, complice un aumento di domanda, si possa incappare in truffe è reale, spiega Fedagipesca che presenta per l'occasione un vademecum. L'obiettivo è sapersi destreggiare tra i tre prodotti che hanno sapori, aspetti e prezzi diversi. Tutto questo, facendo però sempre attenzione all'etichetta apposta per legge nelle retine delle confezioni, vera carta di identità. 

La differenza da vongola e vongola sta nel sapore, nell'aspetto e nel prezzo, l'importante è sapersi destreggiare al momento dell'acquisto. In Italia la produzione di vongole è di circa 60 mila tonnellate l'anno, ai primi posti in Europa, con due diversi esemplari.

I lupini, Chamelea gallina, pescati in Adriatico soggetti ad una taglia minima commerciale, hanno un deciso sapore di mare e vengono venduti in questo periodo tra i 7 e i 9 euro al chilo.

Le vongole veraci filippine, Venerupis philippinarum, invece, sono prodotti di acquacoltura arrivate in Italia negli anni '80, hanno carni più dolci e sui banchi oggi sono ad un prezzo di 10-12 euro al chilo.

Distinguere le due specie è facile anche per chi non ha un occhio esperto. I lupini hanno due sifoni corti e sono più piccoli e tondeggianti, mentre le veraci ne hanno uno molto lungo con una forma più grande e schiacciata. Tra i banchi del pesce ma anche ristorante, però, spunta sempre più di frequente la vongola bianca del Pacifico, la meretrix, pescata lungo le coste di Vietnam, Taiwan e Cina meridionale, dal colore del guscio più uniforme con una macchia nera e una forma più triangolare; un prodotto che viene spesso importato sgusciato e surgelato ad un prezzo di 2-3 euro al chilo.

A fare la vera differenza tra le vongole nostrane quella del Pacifico, spiega Fedagripesca, sono il gusto e la qualità delle acque in cui vengono pescate e prodotte.

Per acquisti consapevoli in tutta sicurezza, Fedagripesca consiglia di leggere sempre l'etichetta apposta per legge nelle retine delle confezioni, che deve riportare il nome commerciale e scientifico del prodotto, il metodo di produzione ossia se pescato o allevato; e poi ancora la data di confezionamento e di scadenza o, in alternativa, la dicitura «i molluschi bivalvi devono essere vivi al momento dell'acquisto»; e poi la quantità in peso, il numero di lotto, l'identificazione del centro di depurazione (stabulazione) o di spedizione attraverso il numero di riconoscimento rilasciato dall' autorità sanitaria competente sul paese d'origine del 

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