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Moonshiner, liquore folk-rock nato a Brescia tra musica e distillazione

Il bartender Ampelio Zecchini e il chitarrista Asso Stefana uniscono spirito americano, arte e notti bresciane in un progetto fuori dagli schemi
Ampelio Zecchini e Asso Stefana hanno creato «Moonshirer» © www.giornaledibrescia.it
Ampelio Zecchini e Asso Stefana hanno creato «Moonshirer» © www.giornaledibrescia.it
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Deserti, montagne, chiaro di luna. «Missioni» notturne per contrabbandare (legalmente) non un liquore, ma un «elisir». Siamo a Brescia (via «Nave York») e non in Arizona? Quisquilie, pinzillacchere. Anche senza la polvere delle praterie quella di Ampelio Zecchini, titolare in città di «Riserva del Grande», e Alessandro «Asso» Stefana (autore, produttore chitarrista, sia in proprio sia con pezzi da 90 quali Vinicio Capossela, Mike Patton, Pj Harvey...) è una cavalcata verso l’alba di una nuova avventura. Chiamata «Moonshiner», liquore che strizza l’occhio agli Usa e alla poetica del distillatore errante.

Il barman

Ampelio Zecchini, che per mestiere e vocazione è solito «frequentare» distillati e cocktail, con «Moonshiner» ha scelto una strada un po’ diversa dal solito. «Asso e io abbiamo condiviso parecchie serate al bancone – racconta –: lui è una persona molto curiosa e mi ha sempre fatto tantissime domande sul mio lavoro, mentre mi dava indicazioni sul tipo di cocktail che avrebbe voluto bere».

Tra una chiacchiera e un bicchiere, le conversazioni sono diventate una sfida alcolica: «La decisione è arrivata a novembre: abbiamo pensato di creare un qualcosa che rappresentasse i nostri gusti. Ovviamente ha avuto un ruolo anche il nostro amore per determinate zone degli Stati Uniti: io negli Usa ho parte delle mie origini e la musica di Asso, soprattutto col suo ultimo disco, evoca indubbiamente panorami e situazioni legati a quei luoghi sterminati».

Improvvisamente i monti Appalachi e i distillatori clandestini hanno trovato casa nel cuore di Brescia. C’era solo da trovare il giusto elisir: «Abbiamo provato diversi campioni poi, una volta definito quello giusto, ci siamo rivolti a Tripstillery, cocktail bar con distilleria che si trova a Milano. In particolare abbiamo collaborato con Francesco Zini, che ha anche origini bresciane».

È nato così «Moonshiner» – liquore «più potabile rispetto all’alcol di contrabbando» come sottolinea Ampelio –: 300 bottiglie (rigorosamente label free, giusto un po’ di ceralacca per il tappo), con un packaging particolare ideato da Andrea Cavallotti di Dubo Design. Saranno in vendita a Riserva Del Grande oltre che tramite le pagine social di Ampelio e Asso Stefana, eventualmente anche in abbinamento al disco da cui prende il nome.

Il chitarrista

Ma qual è la... «versione di Asso» sulla nascita di «Moonshiner»? «Creare un liquore? Un’idea malsana, incosciente. Ma posso dire con una certa soddisfazione che, adesso, ho il liquore che volevo».

Del resto Alessandro Stefana ama provare cose nuove: come sperimentatore sonoro, come produttore (tra i suoi ultimi lavori c’è un disco orchestrale di Micah O. Hinson, favoloso songwriter americano) e, adesso, anche come creatore di distillati. «Quella tra me e Ampelio – scherza Asso – è stata una seduta spiritica che ci ha permesso di distillare una canzone in spirito. Di certo, quanto è risultato dai nostri discorsi e dai campioni realizzati è qualcosa che mi emoziona profondamente».

Eppure Asso non si definisce un appassionato di superalcolici o cocktail: «Di solito mi affido ad Ampelio, chiedendogli di improvvisare sulla base delle sensazioni del momento. E lui non sbaglia mai. Stavolta mi sono spinto oltre, ispirato dal mio ultimo disco. Forse la musica non mi basta più: volevo qualcosa di più e devo dire che il risultato mi soddisfa».

Asso Stefana e Ampelio Zecchini © www.giornaledibrescia.it
Asso Stefana e Ampelio Zecchini © www.giornaledibrescia.it

Tornando a «Moonshiner», album che ha poi dato il nome all’elisir firmato Ampelio/Asso, l’artista originario di Nave non nasconde la soddisfazione «per il tour italiano, che ha avuto davvero molto successo. Il che non è scontato per un lavoro che è solo strumentale. A febbraio inizierò a portare il mio disco all’estero: il 24 sarò a Londra, al SJQ Dalston, mentre il 18 Marzo mi esibirò a Berlino, al Lab Der Musik».

Il party

Il lancio ufficiale di «Moonshiner» si terrà domani, martedì 23 dicembre, da Riserva del Grande, con un «Release party» che prenderà il via alle 20.30. E che prevede anche un piccolo showcase curato dallo stesso Asso. Note «di contrabbando» aspettando il Natale come fossimo sugli Appalachi. Copritevi bene, i brividi sono assicurati.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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