Cucina

Da 165 anni il pane ha il fragrante sapore della Forneria Ontini

Dall’apertura è gestita dalla stessa famiglia: oggi dietro al bancone del negozio di Torbole Cecilia, Michela, Achille e Franco
Uno dei tanti riconoscimenti ricevuti - Foto © www.giornaledibrescia.it
Uno dei tanti riconoscimenti ricevuti - Foto © www.giornaledibrescia.it
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A Parigi si teneva il famoso congresso che avrebbe messo fine alla guerra di Crimea, si scopriva l’uomo di Neandertal, l’Italia non era ancora unita. A Torbole Casaglia un forno cominciava a funzionare per portare il pane in tavola agli abitanti del paese: era la Forneria Ontini, attiva dal 1856, quando probabilmente nella zona esistevano solamente la chiesa e pochi altri edifici.

Una storia lunga 165 anni: la Forneria continua infatti la sua attività, nonostante i mille problemi, la crisi, la concorrenza della grande distribuzione e poi l’emergenza Covid, che tanto sta massacrando commercianti e ristoratori.

Ad aprire il forno fu Piero, poi è arrivato suo figlio Battista e quindi il nipote Guido e avanti fino alla generazione attuale. Inizialmente era solo un forno per il pane in via Mazzini: poi l’ampliamento dell’attività e lo spostamento di pochi metri. Grande la varietà di prodotti, dai cracker, alle brioches, crostate, torte di rose, focacce, pizze, crostini. Non appena si entra nel negozio si può intuire il motivo di una longevità veramente incredibile: le sorelle Cecilia e Michela dietro al bancone, gentili e disponibili con i clienti e capaci di creare un’atmosfera che profuma di famiglia (e di pane appena sfornato); nelle «retrovie», ma certamente non meno importanti, i fratelli Achille e Franco, dalle cui abili e sapienti mani escono tutti i prodotti della Forneria.

Un altro fratello, Gianbattista, ha lavorato fino a poco tempo fa in Forneria, ora è in pensione. Il segreto per continuare tutti questi anni? «Parole poche e fà nà le oche», Achille cita con affetto e simpatia uno degli insegnamenti di papà Guido; «Mia madre Aldina anche a più di ottant’anni scendeva in negozio, regalava un po’ di pane ai bambini, era sempre presente» dice Cecilia. E poi una grande passione, una professione scritta nel Dna.

«Praticamente siamo letteralmente nati nel forno» commenta divertito Franco. Un’attività capace anche di gesti di grande cuore: durante la fase peggiore dell’epidemia, un sabato la Forneria Ontini ha regalato ai compaesani pane gratis: «Vedevamo tante persone soffrire, è stato un gesto apprezzato e che abbiamo fatto in maniera disinteressata, per cercare di tirare su un poco il morale della gente». Come dice il saggio, gli uomini che condividono il pane condividono l’amicizia.

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