Cucina

Chi è Arianna Gatti, la chef emergente regina del Gambero Rosso

«Questo riconoscimento, arrivato a pochi mesi dall’apertura di Forme, è una bella pacca sulla spalla. Per sempre riconoscente a Léveillé»
La chef Arianna Gatti - Foto Nicolo’ Brunelli fotografo
La chef Arianna Gatti - Foto Nicolo’ Brunelli fotografo
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Brescia è squisita, eccome. Con cinque conferme e una super novità, anche quest’anno la nostra provincia vede il Gambero Rosso riconoscere l’eccellenza della sua proposta gastronomica. Iniziamo dalla novità: la guida «Ristoranti d’Italia 2024» presentata ieri a Roma incorona Arianna Gatti «cuoco emergente».

Chi è Arianna Gatti

Per la chef del Forme Restaurant di Brescia è una soddisfazione immensa: «La brigata mi ha raggiunto a Roma e abbiamo appena finito di festeggiare - racconta -. Questo riconoscimento, arrivato a pochi mesi dall’apertura avvenuta a gennaio, rappresenta uno stimolo a continuare così. È una bella pacca sulla spalla».

La giovane brigata di Forme Restaurant - Foto Nicolo’ Brunelli fotografo
La giovane brigata di Forme Restaurant - Foto Nicolo’ Brunelli fotografo

Originaria, appunto, di Forme (L’Aquila), la 31enne diplomata all’Alma è arrivata a Brescia nel 2013. Galeotti furono la visita alla sorella medico, che lavora in un ospedale cittadino, così come il colloquio con il grande Philippe Léveillé: Arianna iniziò subito a lavorare al Miramonti L’Altro di Concesio, il ristorante due stelle Michelin in cui rimase per nove anni in qualità di sous chef. «È stata un’esperienza bellissima, un’esperienza che mi ha fatto crescere molto - commenta -. Quella è stata la mia famiglia per nove anni. Sarò per sempre riconoscente a Philippe».

Il menù

  • Alcuni piatti dal menù di Forme Restaurant
    Alcuni piatti dal menù di Forme Restaurant
  • Alcuni piatti dal menù di Forme Restaurant
    Alcuni piatti dal menù di Forme Restaurant
  • Alcuni piatti dal menù di Forme Restaurant
    Alcuni piatti dal menù di Forme Restaurant
  • Alcuni piatti dal menù di Forme Restaurant
    Alcuni piatti dal menù di Forme Restaurant
  • Alcuni piatti dal menù di Forme Restaurant
    Alcuni piatti dal menù di Forme Restaurant

In Forme, corte ristrutturata di via Codignole risalente all’Ottocento, «c’è tantissimo di me - aggiunge -. C’è l’Abruzzo in cui sono nata. E c’è la Brescia che mi ha accolta. Forme è la mia identità, siamo una brigata giovane e il clima è molto sereno».

Del suo menù il Gambero Rosso elogia «i sapori decisi, intensi, non necessariamente comfort. L’insieme (delle due terre, ndr) è un’esperienza di carattere che non lascia indifferenti». Ne sono la dimostrazione «il voluttuoso spiedo di lumache con spugnole e spinacino - leggiamo -; il (sin troppo) sapido risotto con conchiglie e alghe marine; il millimetrico equilibrio della sogliola al beurre blanc e ventricina; le ali di razza con patate al limone e gremolada».

Il maestro

Léveillé, da buon maestro, le fa «tanti auguri. Per me - commenta - è una forma di orgoglio vedere che tanti ragazzi passati dal mio ristorante stanno facendo delle bellissime carriere». Pure lui si trova in questi giorni a Roma: al Miramonti L’Altro sono state confermate le Tre Forchette (il massimo riconoscimento per i ristoranti) e lo chef ieri sera ha preparato il primo piatto (un raviolo con salmì di cinghiale) della cena super stellata servita ai premiati del Gambero Rosso.

Gatti con Léveillé, suo maestro al Miramonti L'Altro - Foto Nicolo’ Brunelli fotografo
Gatti con Léveillé, suo maestro al Miramonti L'Altro - Foto Nicolo’ Brunelli fotografo

L'olimpo

Confermate, si diceva, anche le Tre Forchette del Lido 84 di Gardone Riviera, tempio dello chef Riccardo Camanini, che migliora di «1» il suo punteggio. La guida, poi, ha assegnato anche in questa edizione i Tre Gamberi (il punteggio pieno della categoria trattorie) a La Madia di Brione e all’Osteria della Villetta dal 1900 di Palazzolo sull’Oglio. Per quanto riguarda infine i bistrot riecco Tre cocotte per Lanzani Bottega & Bistrot di Brescia, che eccelle per «la passione - si legge - per le cose buone, i piatti golosi e le grandi bottiglie». Estendendo lo sguardo a tutta l’Italia le Tre Forchette sono state assegnate a 47 realtà (erano 44 nel 2023). Migliori chef Massimo Bottura e Niko Romito; perde invece una forchetta Gianfranco Vissani.

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