Cronaca

Weekend tutto al verde tra yoga, buon cibo e pet therapy sul monte Mamaor

Si chiama «Respira – Vita al Mamaor» ed è un’iniziativa organizzata da Il Cerchio di Kos APS. Appuntamento oggi e domani, dalle 9 alle 18, per vivere esperienze che spaziano dalla meditazione ai talk, alla degustazione di prodotti locali
Yoga in mezzo al verde - © www.giornaledibrescia.it
Yoga in mezzo al verde - © www.giornaledibrescia.it
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Un weekend in mezzo alla natura tra pet therapy, arte, buon cibo e yoga. Con «Respira-Vita al Mamaor» questo è possibile: oggi e domani, domenica 19, dalle 9 alle 18, il monte Mamaor, a Valeggio sul Mincio (Verona), riapre le porte anche al pubblico bresciano, con esperienze che spaziano dai talk educativi ai corsi di fotografia, dalle degustazioni di prodotti locali alla meditazione, e molto ancora.

L’iniziativa

Il progetto è organizzato dall’associazione Il Cerchio di Kos Aps che promuove iniziative umanistiche e sociali, in collaborazione con il Comune di Valeggio. «Insieme all’architetto Federico Signorelli crediamo che il monte Mamaor possa essere, in futuro, il laboratorio perfetto per iniziare questa rigenerazione», riflette Carlo Nerozzi, presidente dell’associazione. Si tratta di un luogo abbandonato, di proprietà pubblica, dove tutti possono dare una mano a costruire una visione di futuro, coinvolgendo non solo le persone, ma anche le imprese sostenibili e innovative».

Un territorio dove l'associazionismo è attivo: «È dunque un terreno fertile di futuro – continua Neorizzi –. Non a caso l’Amministrazione comunale ha accolto con entusiasmo questa iniziativa in una collaborazione che ha come obiettivo condiviso ridare vita e significato a un luogo abbandonato, per includerlo nel sistema culturale sociale ed economico della città».

Ex area militare

Durante il Novecento il monte Mamaor è stato utilizzato dall’esercito come polveriera e deposito di munizioni. Ancora oggi sono infatti visibili le riservette e le casematte distribuite sui 77 ettari della collina. Nel 2001 l’area è stata dismessa e mantenuta dal Demanio che l’ha consegnata all’amministrazione anni dopo. Il suo destino è tuttavia ancora incerto.

«Il Monte Mamaor è un luogo che appartiene alla memoria e all’identità di Valeggio», spiega il primo cittadino Alessandro Gardoni –. Oggi può diventare anche simbolo di rinascita e di futuro condiviso. Con l’iniziativa “Respira – Vita al Mamaor” vogliamo restituire questo spazio alla comunità, trasformandolo in un punto d’incontro tra natura, cultura e innovazione sociale. La nostra candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2028 nasce proprio da questa visione: valorizzare i luoghi autentici del territorio e farne laboratori di creatività e partecipazione».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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