«Per non dimenticare le vittime»: Voci Silenti si chiude in Loggia

In piazza la lettura di 250 dei 12.227 nomi di bambini morti a Gaza. Milani: «Occasione per ricordare tutte le altre 45 guerre in corso»
Loading video...
"Voci silenti" sotto il porticato della Loggia
AA

«Leggere i nomi delle vittime per proteggerle dall’oblio» perché «siamo abituati a dare i numeri dei conflitti ma serve dare i nomi delle vittime». È stato Manlio Milani, presidente della Casa della Memoria ad aprire, sotto il porticato di palazzo Loggia, l’ultimo atto di «Voci silenti» la lettura dei 12227 nomi dei bambini vittime della guerra in Palestina.

Una scelta «simbolica perché con loro vogliamo anche ricordare tutte le altre 45 guerre che sono aperte in questo momento e che passano sotto silenzio» ha proseguito Milani che ha poi ricordato «il valore di essere in piazza Loggia, la piazza ferita della città». Citando poi il cardinal Martini, il presidente di Casa della Memoria ha ribadito che «dar voce al dolore degli altri» è «premessa per un futuro di pace».

Le piccole vittime

  • «Voci Silenti» a palazzo Loggia
    «Voci Silenti» a palazzo Loggia - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
  • «Voci Silenti» a palazzo Loggia
    «Voci Silenti» a palazzo Loggia - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
  • «Voci Silenti» a palazzo Loggia
    «Voci Silenti» a palazzo Loggia - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
  • «Voci Silenti» a palazzo Loggia
    «Voci Silenti» a palazzo Loggia - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
  • «Voci Silenti» a palazzo Loggia
    «Voci Silenti» a palazzo Loggia - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
  • «Voci Silenti» a palazzo Loggia
    «Voci Silenti» a palazzo Loggia - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
  • «Voci Silenti» a palazzo Loggia
    «Voci Silenti» a palazzo Loggia - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it

Proprio lui ha letto i primi sette dei 250 nomi che hanno chiuso la struggente litania che da mercoledì ha scandito il tempo in diversi luoghi della città, ribadendo che si sono scelti sia bambini palestinesi che israeliani. Per il resto della serata le istituzioni della città si sono alternate nella lettura del nome, del cognome e dell’età delle piccole vittime.

Dopo la sindaca Castelletti infatti ha preso la parola il presidente della provincia Moraschini e poi il vicepresidente del consiglio regionale Del Bono. Per quello che riguarda il mondo della scuola si sono avvicendati al microfono il rettore della Statale Castelli, il direttore della Cattolica Panzeri e poi Anna Braghini per l’ufficio scolastico territoriale.

La cerimonia

Particolarmente sentita la staffetta tra i rappresentanti religiosi: al provicario generale della diocesi monsignor Carlo Tartati è seguito infatti l’intervento del presidente del centro culturale islamico Jamel Hemmadi. La cerimonia, seguita con commozione da decine di persone, è proseguita nel segno della condivisione.

A leggere i nomi dei bambini uccisi sono passati i membri del consiglio comunale dei ragazzi e i consiglieri comunali di Brescia, sia di maggioranza che di opposizione, i rappresentanti dei sindacati, delle associazioni partigiane, della Consulta della pace, dei lavoratori del mondo sanitario e poi i giornalisti delle testate locali prima della chiusura affidata a don Marco Mori, dopo la struggente ninna nanna araba cantata da Ghenoua Bouslah, studentessa del Fermi di Salò.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.

Suggeriti per te

Caricamento...
Caricamento...
Caricamento...