Villa Carla a Concesio torna all’asta dopo 15 anni

Barbara Fenotti
In vendita anche l’ex scuola dell’infanzia di Costorio. Per il centro culturale in via Rodolfo c’è già il progetto definitivo
Villa Carla a Concesio - © www.giornaledibrescia.it
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Villa Carla torna sul mercato per la seconda volta. Dopo oltre quindici anni di immobilismo l’edificio in stile Liberty di via Europa, costruito nei primi del ’900 e acquisito dall’Amministrazione comunale Peli nel 2008, sarà nuovamente messo all’asta il prossimo 30 ottobre con una base fissata a 590 mila euro e rilanci minimi di 500 euro.

«Un anno e mezzo fa – spiega il sindaco Agostino Damiolini – avevamo avviato una prima manifestazione di interesse: qualche contatto era arrivato, ma nulla di concreto. Ora siamo al secondo incanto: vediamo se il mercato risponde a questa cifra, altrimenti valuteremo se procedere con un ulteriore ribasso».

Vincolata dalla Sovrintendenza, Villa Carla è un immobile complesso da gestire tanto per il pubblico quanto per un privato. «Non poteva essere una priorità – continua Damiolini – considerato lo stato di municipio, scuole e impianti sportivi: la precedenza, in termini di riqualificazione e sistemazione, andava data a questi edifici».

Razionalizzazione

Il Comune ha poi deciso di razionalizzare i propri beni, avviando alienazioni per recuperare risorse. È il caso, oltre che di Villa Carla, anche della scuola dell’infanzia di Costorio, rimasta vuota dopo il recente spostamento degli alunni nel nuovo polo. Anche per quest’ultima struttura è stata approvata la vendita con asta pubblica.

L’immobile di via Santa Giulia, non vincolato sotto il profilo storico-artistico, andrà all’incanto il 18 dicembre con base d’asta di 348.500 euro e rialzi minimi di 500 euro. «Dopo la grande riorganizzazione dei servizi fatta in questi anni - spiega Damiolini - ora ci siamo posti come obiettivo l’ottimizzazione di ciò che resta, ragionando anche su aree come le ex scuole San Vigilio e Ca’ de Bosio, a loro volta rimaste vuote dopo l’inaugurazione dei poli scolastici. Le alienazioni servono a liberare fondi che intendiamo reinvestire su progetti concreti».

Nel piano delle opere

I proventi che il Comune intascherebbe dalle due vendite andrebbero al centro culturale di via Rodolfo, che l’Amministrazione ha inserito nel piano triennale delle opere. «Abbiamo già un progetto definitivo - conclude il sindaco Agostino Damiolini - e stiamo anche partecipando a bandi per recuperare circa 2,5 milioni. L’obiettivo è restituire spazi civici, un auditorium e un’area di accoglienza per i pellegrini in visita alla casa natale di San Paolo VI».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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