Via Chinca, l’assegnazione della casa incendiata era già stata revocata

Il Comune aveva già preso provvedimenti contro l’inquilino moroso che cedette a terzi l’alloggio. L’abitazione gestita dall’Aler è vicino al campo Calvesi
  • CRONACA BRESCIA VIA CHINCA ASSESSORE COMUNALE MARCO FENAROLI PER MANIERI 26-08-2024 MARCO ORTOGNI NEW EDEN GROUP
    L'appartamento incendiato in via Chinca
  • CRONACA BRESCIA VIA CHINCA ASSESSORE COMUNALE MARCO FENAROLI PER MANIERI 26-08-2024 MARCO ORTOGNI NEW EDEN GROUP
    L'appartamento incendiato in via Chinca
  • CRONACA BRESCIA VIA CHINCA INCENDIO APPARTAMENTO REDAZIONE CRONACA 25-08-2024 GABRIELE STRADA NEW EDEN GROUP
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«I bisogni non hanno latitudini, nazionalità o etnia. Esistono delle povertà che necessitano di supporto e di attenzioni. Poi ci sono delle altre povertà che tuttavia sono legate ad altre vicissitudini che giungono a sconfinare nel codice penale».

Marco Fenaroli, assessore al Welfare, ha eseguito ieri con i tecnici del Comune un sopralluogo nella palazzina comunale gestita dall’Aler in via Chinca, vicino al campo Calvesi, dove sabato sera verso le 19 si è sprigionato un incendio in un appartamento al piano terreno, privo di energia elettrica, che poteva avere conseguenze ben diverse.

«Sia ben chiaro che non possiamo entrare nello specifico del caso per questioni di riservatezza, ma vi confermo che sin dal 25 luglio al soggetto intestatario dell’immobile comunale era stata comunicata la revoca della disponibilità dell’appartamento per aperte violazioni dei regolamenti e delle regole elementari di abitazione in una casa comunale».

La polemica

Fenaroli risponde alle polemiche di alcuni residenti che nei giorni scorsi avevano descritto degrado, disinteresse di Aler e della Loggia per le problematiche di chi abita nel vasto complesso delle case di quest’area.

«Qui ci sono 160 famiglie tra anziani e nuclei familiari con minori, ma non c’è una situazione di degrado. Vero che esistono delle situazioni borderline che sono state rappresentate alle autorità, come questa in cui sabato è scaturito l’incendio» spiega il referente del Portierato Sociale, istituito proprio per dare delle risposte alla comunità che abita in questo complesso e che apre uno sportello ogni giovedì per l’ascolto ma anche per pianificare gli interventi.

Il titolare dell’appartamento al piano terreno, italiano di origini straniere, «non ha presentato nel 2023 i documenti Isee sui redditi da cui far desumere il canone agevolato, quindi per lui è scattato l’equo canone. Non ha mai pagato l’affitto, lasciando un debito e in più è dimostrato che ha ceduto l’immobile a terzi. Si aggiungano poi le vicende giudiziarie e le visite ad ogni ora di Polizia, Carabinieri e Polizia locale dopo aver notato attività di tossicodipendenti che andavano e venivano ad ogni ora. Da qui la decisione secondo legge di avviare il procedimento di decadenza dalla titolarità dell’immobile e il suo sfratto» continua Fenaroli.

L’analisi

Se le case di via Chinca non sono comunque un’isola felice residenziale perché il bisogno di anziani e famiglie in difficoltà è evidente, «va comunque detto che nel complesso sono state avviate durante il Covid la sostituzione dei portoncini di ingresso e degli infissi: interventi tra le opere di manutenzione costosi e onerosi a cui si cerca di far fronte come Comune, fermo restando che le norme impongono di eseguire questi interventi impiegando i soldi dei canoni» continua Fenaroli.

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Via Chinca, dopo l'incendio Fenaroli in visita

La riflessione ad alta voce poi riguarda proprio questi bisogni: «Ci sono le necessità di signore vedove sole, 90enni e quelle di persone dedite all’alcolismo e alla droga o malate, accanto a quelle di chi invece per scelta consapevole delinque, spaccia o pratica furti o ricettazione. In questo caso il tema dell’assistenza passa dal welfare ai servizi sociali, ma deve restare la linea della fermezza».

L’assessore aggiunge: «Abbiamo attivato il sistema del Portierato sociale proprio per avere un occhio e una verifica costante sull’insorgere di queste situazioni e nonostante le difficoltà ad ottenere uno sfratto noi procederemo nella tutela dei diritti di tutti, anche di chi lamenta di non poter vivere tranquillamente la quotidianità. Una fermezza che è doverosa e che mostra come le istituzioni siano salde sulle posizioni».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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