CronacaGarda

Valtenesi, Manerba è in testa alla classifica dei fondi da Pnrr

Alice Scalfi
In paese arriveranno 25,3 milioni di euro per 25 progetti. In primo piano le scuole
Una veduta della Rocca di Manerba - © www.giornaledibrescia.it
Una veduta della Rocca di Manerba - © www.giornaledibrescia.it
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Servirebbe un libro per raccontare tutti i sogni usciti dal cassetto, e in via di realizzazione, grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Una pioggia di contributi e di fondi, che ha bagnato la Valtenesi, sin qui, con 105 milioni di euro a finanziamento (totale o parziale) di 135 progetti, pubblici e privati. A seconda di come la si guardi, una piccola oppure una gigantesca fetta dei 2,6 miliardi arrivati nel Bresciano. Cosa emerge guardando i numeri nel loro complesso?

In primo luogo, la grande attenzione verso le scuole: non appena ne hanno avuto l’opportunità, i Comuni hanno guardato agli edifici scolastici. Non c’è paese in Valtenesi che non abbia colto l’occasione del Pnrr per mettere mano alle scuole, con fondi che altrimenti difficilmente sarebbero riusciti a reperire.

Il primato, in questo capitolo, ce l’ha Manerba, con i suoi 5 milioni di euro, utili a finanziare la demolizione delle ex Scuole medie e la costruzione della nuova Scuola dell’infanzia. Poi c’è Puegnago, che grazie ad 1,2 milioni di euro del Pnrr sta realizzando un nuovo asilo (e il Comune ci ha messo altri 635 mila euro).

Anche a Polpenazze non si scherza: 900 mila euro per l’adeguamento sismico della Scuola primaria "Fermi".

Stesso intervento alla Scuola primaria "Ribelli" di San Felice del Benaco (750 mila euro). E sono solo alcuni esempi. Se il capitolo delle scuole balza all’occhio, fanno altrettanto le cifre prese Comune per Comune.

La classifica

Considerando il fatto che contribuiscono al totale anche tutti quegli interventi "trasversali", che riguardano più territori, Manerba, con i suoi 25,3 milioni di euro per 25 progetti finanziati (lo ricordiamo: pubblici e privati) è in testa alla "classifica".

Segue Puegnago con 20,9 milioni e 22 progetti, tra i quali - oltre al nuovo asilo - spiccano altri interventi di efficientamento sulle scuole e sugli edifici pubblici, la riqualificazione di piazza don Baldo (150 mila euro), la regimazione delle acque bianche a Raffa (altri 150 mila euro). Poi c’è Padenghe: 19,9 milioni e 19 progetti. Tra questi spicca il nuovo collettore fognario lungo via Barbieri, per scaricare a lago le acque bianche con il metodo del "microtunneling": 898 mila euro.

A seguire Moniga con 18,5 milioni di euro e 16 progetti (molti dei quali privati, in questo caso, per lo più per la realizzazione di impianti fotovoltaici) e Polpenazze, 7,6 milioni di euro e 20 progetti tra i quali, restando nel pubblico, anche il nuovo collegamento per il deflusso e lo smaltimento di acque meteoriche a Picedo (finanziato per 50 mila euro dal Pnrr e per 80 mila da altro finanziamento pubblico).

Altre opere

Infine, diciotto progetti, per lo più legati alle scuole, e 7,1 milioni di euro a San Felice, 6 milioni di euro e 15 progetti a Soiano: molto, qui, si è puntato sull’efficientamento energetico, guardando sia alla pubblica illuminazione in generale (50 mila euro), sia in particolare al Castello (altri 50 mila euro) e alle scuole (100 mila euro).

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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