Val Palot, c’è un piano per salvare la stazione sciistica

La tristezza per una stazione sciistica microscopica, ma che ben funzionava, rimasta al palo semismantellata e semideserta, c’è tutta. Nei giorni che precedono il Natale una lucina si è accesa anche sulla Val Palot di Pisogne. Ferma da ormai un anno, dopo la triste vicenda dell’operaio deceduto mentre stava riparando lo skilift, il piccolo comprensorio potrebbe avere un futuro.
A prospettarlo è la Regione dopo aver approvato un ordine del giorno del consigliere pisognese Diego Invernici, che sta provando a salvare sia la stazione sia il contributo da 950mila euro stanziato nel 2024.
I fondi, ottenuti tramite un Accordo locale semplificato, sono stati concessi per allargare la pista e costruire una nuova biglietteria, da utilizzare sia in estate sia in inverno, per destagionalizzare la fruizione della località. Ma il sequestro dell’impianto e la sua successiva vendita a un privato, a seguito della procedura di liquidazione della società che gestiva il comprensorio (stessa sorte hanno avuto anche gatto delle nevi, cannoni e reti), rischiava di far svanire tutto nel nulla.
La proposta
L’Odg presentato da Invernici destina risorse agli interventi sugli impianti sciistici di proprietà pubblica, in particolare per l’ammodernamento, efficientamento energetico e piena operatività delle strutture. La Regione ha incrementato le risorse a disposizione degli accordi già approvati, come quello di Pisogne, generando nuove opportunità per progetti già attenzionati, creando nuove utilità dove, per situazioni non dipese dalle Amministrazioni pubbliche, lo sviluppo è in difficoltà. Un Ogd quasi costruito su misura per la Val Palot, che aprirebbe la possibilità di portare a casa fino a tre milioni (compresi i 950mila già acquisiti).
L’idea potrebbe essere di acquistare una seggiovia usata da far funzionare tutto l’anno, anche in estate (con lo skilift era impossibile), in modo da ampliare la stagione e dare maggiori possibilità a un nuovo gestore (ad esempio per le bike).
Obiettivo destagionalizzare
«È un’operazione per dare un futuro alla Val Palot, altrimenti si rischia di chiudere – dice Invernici –. Da una grande difficoltà potrebbe nascere così un’opportunità. Ora però tocca al territorio attivarsi. Abbiamo già fatto un incontro col sottosegretario, il sindaco e il presidente della Comunità montana, ma se vogliamo veramente destagionalizzare non si può chiudere l’impianto invernale, ne va piuttosto installato uno da usare anche in estate».
Dal Comune, al momento, si preferisce non commentare, per non «alimentare polemiche che non ci si può permettere in questo momento». Ma c’è la conferma che l’interlocuzione con la Regione è aperta per vagliare la possibilità di installare la nuova seggiovia.
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