Tutti in Trap: al MoCa uno spazio per prevenire la dipendenza

Uno spazio aperto e facilmente accessibile, in cui poter parlare di tutto senza sentirsi giudicati o «guardati di traverso». E in quel «tutto» sono comprese anche le «addiction», termine inglese utilizzato dagli esperti e universalmente adottato, che è concetto più ampio di dipendenza, perché comprende ogni tipo di fragilità degli adolescenti. Una occasione di prevenzione delle problematiche che li riguardano da vicino attuata tramite otto laboratori di musica, fotografia e arte.
Cos’è
Uno sportello dedicato al MoCa che l’Asst Spedali Civili - con i fondi di un bando della Presidenza del Consiglio dei ministri (Dipartimento politiche antidroga) - ha promosso dall’aprile 2024 grazie alla collaborazione con il Comune di Brescia - che ha messo a disposizione gli ambienti - e una fitta rete di realtà del territorio.
È il progetto «Tutti in Trap», nome che fa riferimento non tanto al tipo di musica che spopola tra i ragazzi, quanto all’acronimo di «Try Replacing Addiction with Prevention», ossia cercare di sostituire la prevenzione all’addiction, alla dipendenza in senso ampio.
Missione
Gli obiettivi erano «coinvolgere gli adolescenti in percorsi educativi e creativi - spiega la dottoressa Lidia Manenti, psicologo psicoterapeuta referente del progetto -, promuovere autostima e competenze relazionali, favorire l’aggancio precoce ai servizi territoriali come i Sert o i consultori. I ragazzi che abbiamo incontrato (soprattutto tra i 14 e i 19 anni) - racconta - sono venuti perché incuriositi dai laboratori proposti, inviati da altri Servizi in quanto intercettati dalle forze dell’ordine per piccoli guai con la giustizia, o incuriositi dagli incontri nelle scuole. Qualcuno ha tra gli amici ragazzi che già hanno avuto esperienze con sostanze e che si sono "rovinati", in tanti ci chiedono se ciò che provano, soprattutto in termini di relazioni con i coetanei, sia normale o indichi invece qualcosa di più complesso».
Bilancio
I numeri di questi mesi sono indicativi di quel «desiderio degli adolescenti di essere accompagnati nel loro percorso di crescita - continua Manenti -. Nei laboratori sono stati coinvolti 66 ragazzi, allo sportello di ascolto sono arrivati in 72; oltre 700 gli studenti incontrati nelle scuole, 9 le giornate informative e circa 17mila le visualizzazioni al mese sulla pagina Instagram, che conta 461 follower attivi». «Tutti in Trap» era aperto anche ai genitori, ma in pochissimi sono riusciti ad essere presenti.
A ottobre, tutti i mercoledì, e a novembre, tutti i lunedì, dalle 15 alle 18 sempre al MoCa in via Moretto, saranno attivi altri due nuovi laboratori di arti grafiche, grazie ai quali i ragazzi potranno trasformare le loro emozioni in opere artistiche e potranno dar voce alle loro passioni. E ci sono ancora posti disponibili, ma ci si deve iscrivere (telefono 3333303712; e-mail: tuttiintrap@asst-spedalicivili.it). A novembre sarà presentata l’offerta per il prossimo anno che sarà sostenuta dall’Asst Spedali Civili.
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