Traffico, i punti critici a Brescia

In città ci sono delle vie che storicamente risentono del traffico più di altre. In alcune occasioni sono delle zone intere a soffrire degli ingorghi, che negli ultimi anni sembrano essere aumentati.
L’ingorgo dell’ora di punta
Se servisse un testimone attendibile, non potrebbe che essere Arnaldo da Brescia, che meglio di chiunque altro, potrebbe raccontare il disagio che tutte le mattine gli automobilisti vivono nell’incredibile ingorgo che si crea sotto la statua del monaco bresciano.
Le tre direttrici che si intersecano nella rotonda ai piedi del monumento, fin dal mattino presto, sono battutissime per raggiungere le scuole in centro storico (il liceo Arnaldo, l’università Cattolica, l’istituto Arici solo per citarne alcune), e per uscire dalla città verso Est o verso Sud.

Piazzale Arnaldo è crocevia di chi arriva da Borgo Trento e scende dal Castello lungo via Avogadro (ma sulla curva sulla sommità giungendo da via San Faustino c’è aperto un cantiere di riposizionamento del porfido), di chi percorre viale Venezia o via Mantova diretto verso nord, oppure di chi da via Spalto San Marco vuole raggiungere il centro.
E qui sono problemi. Sulla direttrice che passa di fronte il carcere cittadino «Nerio Fischione», da settimane insistono ben tre cantieri: il primo si trova all’incrocio con via XXV Aprile, a ridosso del semaforo; gli altri due poco dopo Canton Mombello, e occupano, a distanza di circa duecento metri, entrambe le corsie, in una sorta di chicane che richiede grande pazienza. E per chi deve raggiungere il centro, ancora non è finita: ad attenderli c’è Arnaldo da Brescia, che dall’alto del suo piedistallo, assisterà all’ennesima mattinata di ingorghi nel piazzale che porta il suo nome.
Da Flero al Sereno in colonna
Ironia mista a rassegnazione per gli automobilisti che poco dopo le otto sono in coda sulla strada che da Flero porta al Villaggio Sereno quindi in città. È una delle direttrici che dai paesi dell’hinterland arriva a Brescia. Code e rallentamenti di prima mattina sono ormai consuetudine per i genitori che portano i figli a scuola e per chi sta andando al lavoro.

«La coda è tremenda. Forse perché vogliamo prendere tutti la macchina» commenta una signora mentre attende pazientemente. «È un caso che abbia deciso di partire così presto. Di solito mi muovo più tardi. Ma mi dicono che qui la coda c’è sempre in questi orari» dice un altro automobilista. «Quasi tutte le mattine c’è coda, ma non saprei sinceramente a cosa è dovuta» conferma Christian che sta andando al lavoro. In effetti non ci sono cantieri ma immancabilmente, tra le 8 e le 8.30 dalla rotonda che delimita il confine con Flero a quella all’altezza del carcere di Verziano le macchine sono incolonnate. E ferme.
La situazione non cambia se un paio di chilometri più avanti, si percorre via Codignole, strada che costeggia i campi ma molto battuta perché è una sorta di scorciatoia dal Villaggio Sereno a Lamarmora. Tra via Codignole e via Lamarmora il rosso scatta più volte prima di riuscire a superare l’incrocio. «Vengo da Poncarale e faccio sempre questa strada – racconta un signore in coda nel tratto di via Codignole che sfocia in via Lamarmora – . C’è sempre traffico. Sinceramente non so quale sia la causa».
Borgo Trento assediato dalle auto
Traffico sempre intenso sulla Triumplina, nonostante la realizzazione del nuovo parcheggio alla metropolitana al Prealpino e delle numerose rotonde inserite sulla direttrice verso la città. La tratta resta la via di accesso unica e principale per la città da nord e dalla Valtrompia.
Non ci sono disagi legati a cantieri anche se è stata fresata una buona parte del manto di asfalto della Triumplina dalla rotonda dello Stadio al Prealpino e dovrà essere a breve riasfaltata. L’unico cantiere della zona è all’angolo tra via Trento e via Zadei. Questo crea qualche disagio per chi deve raggiungere Borgo Trento.
Restano critiche le condizioni di mobilità all’interno della zona (soprattutto in alcune fasce orarie) con la presenza del Civile, delle università e scuole. E lo restano anche quelle dei residenti che devono spostarsi in altre zone della città visto che sono utilizzabili sostanzialmente solo via Oberdan da una parte e via Turati dall’altra.
Il ponte verso Collebeato

Lungo via Montelungo, in direzione di via Oberdan, le auto provenienti dalla Val Trompia verso la città e la Bassa si incolonnano in una lunga teoria di veicoli. È l’effetto della chiusura del ponte sul Mella in via Pietro Capretti che parte da via Stretta, che porta a Collebeato. Il ponte intercetta molti veicoli in transito dalla Valle, con il risultato di deviare il traffico lungo via Montelungo. La situazione dovrebbe sbloccarsi presto con l’avvio dei lavori di queste settimane.
«Anche in questo caso come accaduto in altri tratti della città i lavori di ripristino del vecchio ponte sono in corso, sentita la Soprintendenza e recepite giusto l’altro ieri le loro osservazioni sul progetto. I lavori stanno quindi procedendo, per concludersi come annunciato nel contratto a primavera» continua Manzoni. Si tratta di un’infrastruttura strategica, oggetto di un ripristino straordinario dopo le limitazioni al transito dovute a carenze strutturali sugli elementi portanti.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.





















