CronacaGarda

Toscolano, patto con Migross: sfuma l’auditorium da tre milioni

L’opposizione è critica: «Se il privato risparmia, vuol dire che il Comune perde». L’Amministrazione rinuncia anche all’acquisizione di 47 posti auto
Toscolano, la zona del Migross
Toscolano, la zona del Migross
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Minoranza all’attacco sulla questione Migross. Dopo l’annuncio del protocollo d’intesa tra Comune e Migross spa per chiudere in tempi ragionevoli il cantiere in via Religione, sul tema interviene il gruppo di opposizione Fare Comune, critico nei confronti dell’accordo raggiunto tra Amministrazione e proprietà.

Accordo che, lo ricordiamo, come annunciato in Consiglio dal sindaco Chiara Chimini, prevede la rinuncia da parte di Migross di una quota di volumetria, tra cui quella del previsto auditorium, in modo da non appesantire ulteriormente l’impatto paesaggistico.

Il Comune rinuncia anche all’acquisizione di 47 posti auto al piano -1, dietro la corresponsione da parte di Migross di 752mila euro.

Disappunto

Decisioni che non piacciono a Fare Comune, soprattutto per quanto concerne la rinuncia alla realizzazione a cura del privato di un auditorium da 300 posti, per un valore di circa 3 milioni.

«Il privato – scrive in una nota Fare Comune –, evidentemente ben contento di questa richiesta, ha preso la palla al balzo per rivedere al ribasso i costi del suo intervento: il supermercato diviene comunque una grande struttura da 2.500 mq, ma cancellando le premialità che gli sarebbero costate più di 3 milioni di euro. Ma se il privato risparmia, vuol dire che il Comune perde. Perde una struttura attesa da anni, un’occasione per dotare il paese di un servizio all’avanguardia, utilizzabile dalle tante associazioni».

Metrature

Per la minoranza il teatro sarebbe stata la contropartita alla concessione a Migross della metratura per passare da media a grande struttura di vendita, senza la previsione di negozi, visto che «il divieto di centro commerciale – dice Fare Comune – era già stato inserito da noi nel Pgt».

«Prima – ha detto Ermanno Benedetti in Consiglio – per un aumento di superficie da 1.500 a 3.500 mq si chiedeva un’opera compensativa da 3 milioni, mentre ora si concede gratuitamente di passare da 1.500 a 2.500 mq».

La minoranza contesta inoltre le motivazioni di ordine paesaggistico («Il teatro era previsto nell’interrato») e critica anche la monetizzazione di 47 posti auto pubblici: «Le manutenzioni sarebbero comunque state a carico del privato, che ora potrà determinare a suo piacimento le tariffe».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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