Torna la Pigiama Run: di corsa perché lo sport sia «strumento di cura»

Venerdì 26 settembre anche a Brescia c’è la corsa benefica della Lilt che aiuta l’Oncoematologia pediatrica
La scorsa edizione della Pigiama Run: tutti in camicia da notte
La scorsa edizione della Pigiama Run: tutti in camicia da notte
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Poco importa se è a quadretti, in seta o pieno di cuoricini: l’importante, venerdì 26 settembre, è uscire di casa con il proprio pigiama preferito per fare una bella corsetta. Non da soli, ma insieme. Con due traguardi da raggiungere: dimostrare vicinanza a chi il pigiama è costretto a indossarlo ogni giorno in ospedale. E raccogliere fondi per aiutare la Lilt a finanziare il progetto di sport therapy e psicomotricità infantile che – conclusa la fase di riallineamento normativo – ripartirà nell’Oncoematologia pediatrica degli Spedali Civili.

La corsa

L’invito, del resto, è di quelli che meritano di essere segnati subito in agenda: torna per la quarta volta a Brescia la «Pigiama Run». «Dobbiamo superare le quasi mille iscrizioni dell’anno scorso», sottolinea l’assessore allo Sport Alessandro Cantoni invitando tutti a iscriversi all’indirizzo www.pigiamarun.it/brescia/, alla segreteria di Lilt Brescia (aperta ogni giorno dalle 8 alle 12) oppure direttamente la sera dell’evento nel Village allestito, dalle 17,30, in piazza Rovetta. Bastano una donazione minima di 15 euro per gli adulti e 5 euro per i bambini under 7.

«La partenza – fa sapere la presidente provinciale della Lega italiana per la lotta contro i tumori, Agnese Dagani – è fissata alle 19 in 33 città italiane. Si potrà correre o camminare lungo un percorso di 6 chilometri e mezzo. Per tutti gli iscritti è previsto un pacco gara con omaggi. A seguire verranno premiati il pigiama più originale e il gruppo più numeroso». Radio Bresciasette – conferma la direttrice artistica Maddalena Damini – ci sarà anche quest’anno per animare la festa in diretta da piazza Rovetta.

La presentazione della Pigiama Run
La presentazione della Pigiama Run

Per vincere

Non potrà mancare il primario Fulvio Porta, nel cui reparto si svolge il progetto al centro della raccolta fondi. Un progetto nato nel 2018 i cui risultati in termini di miglioramento della qualità di vita, riduzione della fatica e incremento della performance funzionale sono stati al centro di uno studio (che ha visto collaborare l’Università di Brescia e la Fondazione Don Gnocchi) pubblicato su «Frontiers in Oncology». Nel dettaglio ciò che viene proposto ai piccoli pazienti è un programma di attività fisica adattata che, come sottolinea il dottor Porta, rappresenta «uno strumento di cura: aiuta a mantenere il tono muscolare, fa capire ai bambini che la vita continua e li porta a trascorrere meno tempo con l’iPad. Fa bene, insomma, al fisico, ma anche alla mente».

È d’accordo Paolo Frata, vicepresidente di Lilt Brescia: «Non tutti sanno che oggi, grazie ai progressi enormi compiuti dall’Oncoematologia pediatrica, la guarigione completa e definitiva avviene nell’85% dei casi. Gli esperti insegnano che dobbiamo quindi concentrarci sulla qualità della vita che avranno i bambini dopo la guarigione minimizzando gli effetti delle cure anche con progetti come il nostro». Progetto, questo, che ha il sostegno di realtà come Millenium Sport&Fitness. Ecco perché è importante partecipare alla corsa (organizzata con l’aiuto di Corrixbrescia e Aics) e parlarne: «Queste malattie sono rare ma esistono – conclude il primario –. Noi seguiamo 60 casi l’anno in un territorio di 1,8 milioni di abitanti. Le cure sono evolute tantissimo. Insieme dobbiamo dimostrare che queste battaglie possono essere affrontate e vinte».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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