Tanzania, la nuova aula multimediale alla Ruah Catholic parla bresciano

Uno spazio moderno e multifunzionale dedicato alla formazione digitale, uno spazio che parla bresciano in terra africana. La nuova aula multimediale del campus della Ruha Catholic University di Iringa in Tanzania è stata inaugurata nei giorni scorsi: è stata intitolata a «Enrichetta Seccamani Mazzoli e Clotilde da Porto» ed è stata possibile, appunto, grazie alla generosità della famiglia Seccamani Mazzoli-da Porto e all’opera della Fondazione Tovini.
Il progetto
L’iniziativa si colloca nell’ambito delle attività di cooperazione e volontariato internazionale della Fondazione Tovini - Ets in ambito didattico. «Confidiamo che l’aula multimediale sia utile per gli studi, la formazione, la sperimentazione di vie sempre nuove e sempre migliori di didattica e di crescita dei giovani – ha detto Michele Bonetti, presidente della Fondazione Tovini –. Confidiamo che sia un passo ulteriore del lavoro comune che stiamo affrontando e che sia capace di rendere concreto il richiamo di Papa Leone XIV a costruire ponti fra i popoli, le nazioni, i continenti».
I presenti
Oltre a Bonetti, alla cerimonia sono intervenuti da Brescia Riccardo Adamini, Giulio Maternini e Sabrina Sorlini, dell’Università degli Studi di Brescia, Giovanni Aliprandi e Carlo Peroni, della Fondazione Tovini, nonché Gian Maria Seccamani Mazzoli e Kathinka da Porto Seccamani Mazzoli; da Iringa erano presenti il rettore della Ruha Catholic University, prof. Pius Mgeni, la quasi totalità dei docenti dei sei corsi di laurea dell’Ateneo e un folto gruppo di studenti, protagonisti e principali beneficiari della nuova struttura; presenti pure Valentina Fanti, per la Fondazione Tovini, e il gruppo di giovani studenti bresciani in stage di alternanza scuola-lavoro con la Fondazione Tovini.
L’aula multimediale
L’aula multimediale, progettata dal prof. Adamini dell’Università degli Studi di Brescia, è destinata ad ospitare attività didattiche, laboratori digitali, incontri interdisciplinari e progetti di ricerca. Dotata di attrezzature informatiche moderne, offrirà nuove possibilità di apprendimento sia in presenza che a distanza, rafforzando il ruolo della Ruha Catholic University come centro di eccellenza per l’istruzione superiore nell’Africa orientale.
Il legame
«Questa sala non è solo uno spazio fisico – ha dichiarato il rettore Mgeni –, ma un legame tra culture, una finestra aperta sul mondo e un investimento concreto nel futuro dei nostri studenti. L’amicizia tra Italia e Tanzania trova qui una testimonianza tangibile di ciò che può nascere quando la cooperazione è mossa da spirito di servizio e condivisione, guardando al futuro dei nostri giovani». «L’attenzione all’educazione è una chiave che dà modo di guardare al futuro e la nostra famiglia cerca convintamente di promuovere questa dimensione che cura le giovani generazioni che stanno maturando» ha sottolineato Seccamani Mazzoli.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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