Tar: «Nessuna irregolarità a Sirmione nell’elezione di Lavelli»
Nessun ribaltone. Il Tar ritiene infondato il ricorso presentato dalle minoranze sulle presunte irregolarità elettorali, riconfermando implicitamente la giunta Lavelli alla guida del Comune di Sirmione.
Dopo 24 ore di attesa dall’udienza in aula di giovedì, ieri verso mezzogiorno è finalmente arrivato il verdetto che ha tenuto tutto il paese con il fiato sospeso. «Il ricorso - si legge nella sentenza -, fondato su censure di carattere prettamente formalistico e frutto di una caccia all’errore incompatibile con i principi giurisprudenziali sopra richiamati, va respinto».
Gioia e soddisfazione sono i sentimenti manifestati dal sindaco Luisa Lavelli. «Perché anche il Tar ha confermato che non c’era bisogno di fare chiarezza sul risultato elettorale, che è stato dichiarato legittimo sotto ogni punto di vista, rigettando il ricorso punto per punto. Da parte nostra non è mai venuto meno l’impegno a portare avanti il mandato: il rispetto del voto dei cittadini deve essere alla base della democrazia. Questo pronunciamento, così come la fiducia già espressa alle urne, rappresenta un ulteriore stimolo per proseguire il lavoro a beneficio della comunità, guidati da trasparenza, responsabilità e partecipazione». «L’invito che rivolgo ai ricorrenti - conclude il sindaco - è di smettere di alterare la verità e di impegnarsi concretamente a collaborare per il bene della comunità».
Opposizioni amareggiate
Inevitabilmente con l’amaro in bocca i due gruppi all’opposizione, che lo scorso luglio avevano presentato il ricorso.
«Avendo verificato la presenza di plurimi gravi vizi - chiarisce Marcello Bertoldi, capogruppo di SìAmo Sirmione -, abbiamo ritenuto corretto chiedere al Tar se fossero tali da inficiare o meno l’elezione. Il giudice ha proceduto con l’istruttoria, verificando e confermando i plurimi vizi di forma, ma dal riconteggio effettuato dalla Prefettura, non sono risultati cambi di equilibri sostanziali e sufficienti per accogliere il nostro ricorso».
«Per quanto ci dispiaccia - prosegue Bertoldi -, non possiamo che accettare la decisione dell’organo competente e prepararci a lavorare per svolgere il nostro ruolo di minoranza nel migliore dei modi, così come abbiamo già iniziato a fare durante questi mesi».
Simile la reazione di Insieme per Sirmione: «Accettiamo con rispetto la sentenza del Tar di Brescia - è il commento del capogruppo Roberto Campagnola -, consapevoli che questo esito fosse tra le ipotesi, ovvero riconoscere delle oggettive irregolarità nella forma ma non nella sostanza».
«Considerando lo scarto così irrisorio di voti tra le tre liste (15 voti tra la prima e la seconda, di 31 voti tra la prima e la terza, ndr) - aggiunge Campagnola - abbiamo fin da subito intrapreso questa strada per dovere nei confronti dei nostri elettori, certi che fosse importante fare chiarezza. Il nostro impegno per Sirmione non si ferma: ’Insieme per Sirmione’ continuerà a lavorare con determinazione e passione per il bene della nostra comunità e di tutti i sirmionesi».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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