Tangenziale di Isorella, al momento i fondi bastano per un solo lotto

Adesso l’obiettivo della Provincia è iniziare il cantiere tra un anno e, dovendo per forza scegliere, la decisione, presa dopo il recente studio del traffico, è di cominciare dalla costruzione del lotto 2, ossia il tratto di deviante che va dal depuratore (lungo la strada in direzione Parma) alla strada per Visano. Intanto si parte subito con la redazione del progetto esecutivo di tale lotto, che dovrebbe richiedere 90 giorni.

In Consiglio

Mentre ci si occupa del lotto 2, resta la speranza di trovare finanziamenti per coprire la realizzazione dell’intera opera, dunque anche del lotto 1, perché solo la sua totalità inciderebbe in maniera funzionale sulla riduzione dei mezzi che transitano per il centro del paese. Sono gli ultimi aggiornamenti sull’attesa – che pare infinita – della tangenziale di Isorella. Li ha illustrati il sindaco Simone Bellardi durante l’ultimo Consiglio comunale, a fronte dell’interrogazione presentata dalla minoranza «Terra fra fiumi», dei consiglieri Reginaldo Zaltieri e Renato Zaltieri, che hanno domandato «A che punto siamo con la tangenziale?», vista l’evidenza di un ritardo, sollecitando anche un approfondimento su ragioni e responsabilità dei ritardi stessi.

Il punto

«Ribadisco che l’opera è in capo alla Provincia, con la quale vi è una interlocuzione continua – è intervenuto il sindaco, evidenziando come anche la maggioranza abbia rimarcato l’importanza dell’opera –. Il Broletto ha svolto uno studio del traffico finalizzato a valutare quale lotto realizzare con i fondi attualmente a disposizione (ricordiamo che i 10 milioni di euro stanziati dalla Regione post-Covid, a causa dei vari aumenti, non risultano oggi più sufficienti a coprire la costruzione di tutta la tangenziale, ma solo di un lotto, ndr). Lo scorso 29 maggio si è svolto un incontro in Provincia, alla presenza del consigliere delegato Paolo Fontana e della dirigente di settore, durante il quale ci sono stati presentati i risultati di tale studio. L’analisi dei flussi di traffico ha messo in luce, come era prevedibile, che solo con la realizzazione dell’intero tracciato si raggiungerebbe l’obiettivo di ridurre sensibilmente il passaggio nel centro abitato e in particolare in via Vittorio Emanuele e in via Zanaboni.

I due lotti

La relazione (che verrà pubblicata sul sito del Comune, ndr) ha poi confrontato i due lotti previsti dal progetto definitivo: la realizzazione del lotto 2, insieme all’utilizzo della viabilità interna (via Primo Maggio e via Europa Unita) garantirebbe un importante, anche se temporaneo, abbattimento dei passaggi interni. A questo punto la Provincia procederà con la progettazione esecutiva del lotto 2, con incarico già affidato a Centro Padane, e insieme si valuteranno interventi di messa in sicurezza della viabilità interna (via Primo Maggio e via Europa Unita). I tempi per l’inizio delle opere sono stimati in 365 giorni.

«Nell’attesa che la Provincia rintracci finanziamenti per realizzare anche il lotto 1 abbiamo però chiesto che preveda di mettere mano alle intersezioni affinché il sindaco, una volta realizzato il lotto 2, possa almeno avere la forza e possibilità di deviare, con ordinanze, il traffico pesante», ha aggiunto il vicesindaco Chiara Pavesi. Infine, durante il Consiglio, è emerso che sui ritardi provinciali avrebbe influito soprattutto il fatto che il Broletto ha dovuto concentrarsi in primis sulle opere legate al Pnrr, essendo questi fondi a scadenza, e il personale tecnico provinciale esiguo rispetto alle esigenze di tutto il territorio da gestire.