Sui binari della Brescia-Parma, l’addio che sa di nafta all’ultima littorina

Marco Doria
Venerdì c’è stato l’ultimo viaggio commemorativo tra la nostra città e Piadena di uno dei treni in funzione per quasi 50 anni
L'ultima littorina sulla Brescia-Parma - © www.giornaledibrescia.it
L'ultima littorina sulla Brescia-Parma - © www.giornaledibrescia.it
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Un addio che sa di nafta. È terminata venerdì, con un ultimo viaggio commemorativo tra Brescia e Piadena, la lunga marcia durata quasi 50 anni fra la Leonessa e Parma a bordo delle Aln668 di Trenord, meglio note come «littorine». Questa linea è stata infatti come un palco per le esibizioni di uno dei treni ricordati anche dai frequentatori di più lungo corso.

Il capitolo Aln668 sulla tratta compresa fra la nostra città ed il capoluogo ducale si chiude infatti dopo quasi 50 anni di onorato servizio. Entrate in esercizio con l’orario invernale 1976/77 per sostituire anche le ultime locomotive a vapore, hanno visto negli anni l’intero passaggio dai Tee (acronimo di Trans Europ Express, figli degli Anni ’60) ai moderni Frecciarossa.

Con l’arrivo di Trenord, questi treni hanno svolto un ruolo da protagonisti indiscussi, essendo il solo materiale diesel della compagnia disponibile per le linee della nostra regione non elettrificate.

Di recente, con la crescita della coscienza ecologista c’è stato poi il passaggio di testimone ai nuovissimi Atr803 «Colleoni», con motori diesel e a batteria, che per i prossimi anni avranno in carico anche le tratte fra Brescia a Parma.

Il nome

Le Aln668 derivano il loro nome dall’acronimo «automotrice leggera a nafta», il numero sessantotto indica invece la capacità di posti a sedere che ha ogni littorina; il raddoppio del 6, invece, nel criptico linguaggio dei progettisti era riferimento alla doppia posizione di guida, reversibile e accoppiabile.

Infine a tale classificazione va aggiunto il numero di serie essendo questo un treno prodotto per 30 anni in diverse versioni (tra le quali anche il trasporto detenuti) da Fiat Ferroviaria e Breda Milano, permettendo alle compagnie italiane di avere una vasta selezione tra cui scegliere. In particolare le unità circolanti sulla linea della Bassa bresciana facevano parte della serie 3100.

A questi mezzi dobbiamo anche la nascita di treni turistici come la Freccia Orobica, che d’estate collega Bergamo a Pesaro. Tra gli utenti di queste littorine c’è sempre stato un rapporto di amore ed odio: in decine d’anni di servizio hanno permesso di percorrere parecchie tratte garantendo un valido comfort; d’altro canto sono state tante nel corso del tempo le lamentele per l’odore che rilasciavano in stazione sia e tra gli edifici limitrofi.

Le Aln668 restano ora in funzione solo sulla Brescia-Edolo, ma il loro destino è segnato, dato che avanzano (anche se non a grandi falcate) i lavori per l’entrata in funzione dei nuovi treni a idrogeno. Trenord, nel frattempo, nel dar conto dell’ultimo viaggio parla dell’Aln668 come di «un treno che ha fatto la storia».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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